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Tumore seno, piani di prevenzione per donne con mutazioni genetiche

Approvata una mozione presentata dall'Intergruppo ‘Insieme per un impegno contro il cancro' finalizzata alla creazione di percorsi diagnostico terapeutici assistenziali per le donne affette da mutazioni genetiche

Maria Rita Montebelli
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Approvato con voto unanime dal Consiglio Regionale della Lombardia una mozione rivolta a creare le premesse per una migliore prevenzione per quelle donne che presentano mutazioni genetiche germinali, indicando così una forte probabilità di sviluppare un tumore al seno. È stata presentata dal consigliere Alessandro Corbetta, coordinatore dell'Intergruppo consiliare ‘Insieme per un impegno contro il cancro', con la collaborazione delle Associazioni pazienti e degli altri 25 membri dell'Intergruppo. La mozione prevede diversi impegni per la Giunta Regionale. Come primo punto essa prevede che le Breast unit regionali siano il luogo in cui un'equipe di esperti multidisciplinari accompagnino le donne nel programma di sorveglianza. Si prevede inoltre la creazione di percorsi diagnostici dedicati per le donne affette da mutazioni genetiche germinali oltre a stabilire che i test siano effettuati unicamente all'interno di centri autorizzati dalla Regione. L'atto di indirizzo politico stabilisce altresì l'esenzione dal ticket per tutte le prestazioni correlate all'interno di un percorso di consulenza genetica oncologica. Si ribadisce infine l'urgenza di istituire un Pdta per le mutazioni BRCA 1 e BRCA 2 che includa sia i soggetti malati che i loro familiari di sesso maschile o femminile. “Il progetto ‘La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere' segna un altro punto a suo favore, portando a livello regionale delle istanze valide per tutto il territorio nazionale – dichiara Annamaria Mancuso, presidente di Salute Donna onlus e coordinatrice del progetto – ci auguriamo dunque che la Giunta della Regione Lombardia faccia presto da apripista ai fini di un'adozione estesa ad altre Regioni”. La mozione prevede come ultimo punto l'attivazione di un piano di controlli nei centri che eseguono le analisi, oltre alle successive verifiche in merito alla correttezza del percorso e all'appropriatezza delle prestazioni eseguite. “Il dialogo con le 25 Associazioni pazienti che aderiscono al progetto coordinato da Salute Donna onlus è stato continuo e molto importante – afferma Alessandro Corbetta – dovremo adesso continuare a lavorare insieme affinché questi impegni possano presto tradursi in realtà nella nostra Regione e fare da traino anche per altri territori”. I membri dell'Intergruppo consiliare della Regione Lombardia: Alessandro Corbetta, Patrizia Baffi, Francesca Attilia Brianza, Viviana Beccalossi, Carlo Borghetti, Claudia Carzeri, Francesca Ceruti, Giacomo Basaglia Cosentino, Luca Del Gobbo, Francesco Paolo Ghiroldi, Ruggero Armando Invernizzi, Federico Lena, Franco Lucente, Floriano Massardi, Barbara Mazzali, Monica Mazzoleni, Andrea Monti, Manfredi Palmeri, Riccardo Pase, Luigi Piccirillo, Selene Pravettoni, Carmela Rozza, Gigliola Spelzini, Elisabetta Strada, Simona Tironi, Michele Usuelli. (ANNA CAPASSO)

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