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Fratture da fragilità, costituitoun 'Intergruppo' in Parlamento

Mancanza di dati certi sulla patologia, assenza di linee guida aggiornate, mancanza di modelli organizzativi per gestione e presa in carico dei pazienti sul territorio: le ragioni che hanno indotto la costituzione dell'organismo

Maria Rita Montebelli
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Promuovere iniziative di carattere legislativo e politico nell'intento di sollecitare governo e regioni verso l'adozione di provvedimenti che possano garantire a tutti i cittadini, in modo equo ed uniforme su tutto il territorio nazionale, il diritto alla prevenzione e al trattamento delle fratture da fragilità. A questo scopo si è costituito in Senato l'Intergruppo Parlamentare per le Fratture di Fragilità, presieduto dalla senatrice Maria Rizzotti (Forza Italia). La costituzione del nuovo organismo fa seguito alla presentazione, avvenuta in Senato nel marzo scorso, del 'Manifesto Sociale' su questa importante tematica sanitaria, promosso da Frame, l'Alleanza contro le Fratture da Fragilità della quale fanno parte 15 associazioni di pazienti e 6 società scientifiche. L'ufficio di presidenza dell'Intergruppo Parlamentare è composto, oltre che dalla senatrice Rizzotti, dall'onorevole Rossana Boldi (vicepresidente – Lega), l'onorevole Vito De Filippo (vicepresidente – Partito Democratico), dalla senatrice Laura Stabile (segretario – Forza Italia) e dal senatore Enrico Montani (segretario – Lega). “Risposte sanitarie adeguate devono provenire soprattutto da incisive scelte di politica sanitaria, capaci di promuovere l'adozione di nuovi modelli gestionali – ha dichiarato la senatrice Maria Rizzotti nell'annunciare la costituzione dell'Intergruppo Parlamentare – che consentano di prevenire e contrastare efficacemente il dilagante fenomeno delle fratture da fragilità, oggi non adeguatamente considerato”. Le fratture da fragilità rappresentano una vera e propria emergenza di salute pubblica in Italia: 4 milioni di over '50 sono colpiti da osteoporosi e, secondo il rapporto della ‘International Osteoporosis Foundation', si stima che in Italia, nel solo 2017, si siano verificati oltre 560 mila casi di fratture da fragilità, la cui incidenza nei prossimi 10 anni aumenterà del 22,4 per cento. Le ragioni che hanno indotto parlamentari di diverse forze politiche al varo dell'Intergruppo derivano da alcune evidenze fondamentali che caratterizzano questo ambito sanitario: mancanza di dati certi sulla patologia, assenza di linee guida aggiornate, specie in materia di prevenzione, mancanza di modelli organizzativi per la gestione e la presa in carico dei pazienti sul territorio. Nel corso della presentazione dell'Intergruppo Parlamentare, in relazione alla necessità di creare nuove consapevolezze e nuova informazione circa l'importanza della prevenzione e degli approcci diagnostici adeguati, è stata manifestata l'intenzione di proporre il varo di un'attività di screening sugli stessi membri del Parlamento e sul personale che vi lavora, nell'intento di svolgere un'utile opera di sensibilizzazione su coloro – i membri del parlamento - che molto potranno per dare impulso ad una nuova stagione nella gestione delle fratture da fragilità. La vicepresidente dell'Intergruppo Parlamentare onorevole Boldi ha dichiarato: “Penso sia chiaro a tutti che, soprattutto in tempi di crisi, ma non solo, le spese sanitarie debbano essere razionalizzate con processi decisionali il più possibile equi e trasparenti. Le priorità possono essere decise in base ad alcuni parametri standard ispirati alla evidence based medicine, rispetto alla gravità della malattia, all'urgenza del trattamento e al rapporto costi-benefici. Tutto questo – ha proseguito – senza dimenticare la dignità umana e la solidarietà. Inoltre, non va trascurata la necessità di 'efficientare' la spesa con innovazioni di processo, al fine di avere la possibilità di erogare più prestazioni ad una platea sempre maggiore di pazienti”. (ANNA CAPASSO)

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