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Ottobre: evento ‘Viva! La settimana per la rianimazione cardiopolmonare'

Dal 14 al 20 ottobre, Italian Resuscitation Council, IRC, lancia la settima edizione di ‘VIVA! la settimana per la rianimazione cardiopolmonare' che culminerà il 16 con la giornata mondiale della rianimazione ‘World Restart a Heart Day'

Maria Rita Montebelli
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Ogni anno 400 mila persone in Europa, 60 mila in Italia, muoiono per arresto cardiaco improvviso. Il 70 per cento degli arresti cardiaci, avviene in presenza di altre persone che potrebbero iniziare subito le manovre di rianimazione cardiopolmonare, ma ciò accade solo nel 15 per cento dei casi, perché le persone non sono formate, non sanno riconoscere un arresto cardiaco e non si sentono in grado di intervenire. Se si interviene nei primi minuti dall'inizio dell'arresto, le possibilità di sopravvivenza raddoppiano o triplicano; aumentando il numero di persone in grado di prestare i soccorsi necessari attraverso un'adeguata formazione, ogni anno si potrebbero salvare centinaia di migliaia di vite. Italian Resuscitation Council, che nell'ultimo anno ha organizzato 10 mila corsi  di Basic Life Support/Defibrillation (BLSD) formando oltre 120 mila persone, ha realizzato un manifesto in 10 punti per migliorare la risposta all'arresto cardiaco e salvare più vite: 1. campagne di informazione e sensibilizzazione sulla rianimazione cardiopolmonare 2. insegnamento del primo soccorso in tutte le scuole 3. abilitazione al BLSD per tutti i maturandi 4. abilitazione al BLSD per chi consegue la patente di guida 5. tutela legale per i soccorritori che usano il DAE per salvare una vita anche se non sono abilitati 6. istituzione di un registro degli arresti cardiaci 7. realizzazione di un censimento dei DAE 8. presenza obbligatoria dei DAE in alcuni luoghi specifici (stazioni, aeroporti e così via), 9. creazione di un'applicazione per cellulari per localizzare i DAE e i soccorritori più vicini, 10. obbligo per il 118 di fornire istruzioni per effettuare il massaggio cardiaco e utilizzare il DAE.  Molte di queste proposte – tutela legale per i soccorritori, formazione obbligatoria, maggiore diffusione dei DAE – sono state presentate da IRC in Commissione Affari Sociali alla Camera e sono state inserite nel disegno di legge sui defibrillatori approvato alla Camera. Andrea Scapigliati, presidente di Italian Resuscitation Council e ricercatore dell'Unità operativa di cardio-anestesia e terapia intensiva cardiochirurgica della Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli, osserva: “Dobbiamo diffondere e rafforzare la cultura della rianimazione cardiopolmonare, coinvolgendo tutti i cittadini perché passa per le loro mani la possibilità di salvare vite. Per questo è necessario aumentare la formazione, diffondere maggiormente i defibrillatori semiautomatici (DAE) sul territorio e introdurre una chiara tutela legale per chi interviene per salvare una vita. Questi prevede la legge approvata alla Camera di cui auspichiamo una rapida approvazione definitiva e l'entrata in vigore”. IRC (Italian Resuscitation Council) – Gruppo italiano per la Rianimazione Cardiopolmonare, nasce nell'ottobre del 1994 con lo scopo primario di diffondere la cultura e l'organizzazione della rianimazione cardiopolmonare in Italia. L'associazione coinvolge medici di diverse discipline e infermieri attivamente impegnati nel settore della rianimazione cardiopolmonare intra ed extra ospedaliera. L'attività di IRC si integra con quella di analoghe associazioni italiane e straniere e in modo particolare con quella di European Resuscitation Council. www.ircouncil.it Per tutte le informazioni https://www.settimanaviva.it/ Per le informazioni sugli eventi mondiali http://www.ilcor.org/wrah/ https://www.erc.edu/about/restart

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