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Tumore ai polmoni, il 10% delle morti causate dal gas radioattivo radon

Matteo Legnani
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E' un killer silenzioso. Un gas naturale incolore, inodore e insapore è la seconda causa di tumore ai polmoni dopo il fumo da sigaretta. Secondo il CNR, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, provoca tra i 3.500 e i 5.000 dei 35.000 morti ogni anno in Italia per tumore ai polmoni. Ovvero oltre il 10%. Si chiama Radon e è così letale perchè radioattivo. La gran parte delle persone, come si legge su Il Tempo che riporta le conclusioni di un convegno tenutosi a Roma sul tema, si ammala a casa. P erchè l'abitazione in cui vive si trova in aree dove il radon si diffonde dal terreno. In pratica, queste persone vivono circondate da gas radioattivo e lo studio del CNR costituisce la base per una mappatura del territorio che permetta di avviare la prevenzione, tramite l'individuazione delle zone più a rischio del territorio nazionale. Il problema radon è da ascrivere al campo dei rischi geologici poichè la geologia locale, l'interazione tra edificio e sito e l'uso di particolari materiali da costruzione naturali sono gli elementi più rilevanti» per «la valutazione dell'influenza del radon sulla qualità dell'aria interna alle abitazioni e agli edifici; il problema dell'inquinamento indoor da radon nel nostro Paese è stato gestito da due figure professionali: i medici per l'aspetto sanitario, epidemiologico, e i fisici per l'aspetto tecnico legato alle operazioni di misura. Leggi anche: Cancro al seno, ecco i tre alimenti più pericolosi: cosa evitare a tavola

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