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Internet, i motori di ricerca

rallentano la demenza senile

Carlotta Clerici
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 Per tenere in allenamentola mente e rallentare il processo della demenza senile basta fare dellericerche su internet. È quanto afferma uno studio dell'università della Californiadi Los Angeles. Per il team di studiosi quando si è a caccia d'informazioni suGoogle o su altri motori di ricerca, vengono coinvolte diverse aree delcervello che sono stimolate in maniera maggiore rispetto a una letturacanonica. Le operazioni di ricerca online, infatti, oltre al semplice ‘leggere'richiede uno sforzo aggiuntivo per ricordare cosa si è cercato, capire eanalizzare i risultati. È particolarmente utile quindi per gli anziani chehanno maggior bisogno di mantenere la mente attiva. Lo studio, presentatodurante la conferenza annuale della società neuroscientifica americana a Chicago,è stato condotto su 24 persone tra i 55 e i 78 anni, a cui è stato chiesto di compierericerche utilizzando Google. Durante l'utilizzo del motore di ricerca si èmonitorata la circolazione del sangue nel cervello dei soggetti. Dopo 15 giornie dopo aver utilizzato costantemente i motori di ricerca, i soggetti sono statisottoposti di nuovo al test, rivelando che i miglioramenti del funzionamentocerebrale riscontrati in alcune parti del cervello durante il primo test, sierano propagati anche a altre aree in seguito all'esercizio mentale.

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