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Coronavirus, Oms: "Raro che gli asintomatici trasmettano il virus". Ma gli esperti italiani: "Non è vero". È ancora caos

I dubbi su quanto ci hanno detto fino ad ora sul coronavirus si fanno sempre più fitti, soprattutto dopo quanto affermato dal capo tecnico anti-Covid-19 dell'Oms. Annuncio piombato come un fulmine a ciel sereno e per il quale "è molto raro che una persona asintomatica possa trasmettere il coronavirus". Queste le parole usate dalla dottoressa Maria Van Kerkhove durante il briefing di ieri, lunedì 8 giungo. dell'Agenzia dell'Onu. Una tesi, questa, avvalorata dai dati forniti da diversi Paesi che stanno seguendo i cosiddetti "casi asintomatici". Risultato? Questi non "hanno trasmesso il virus". Insomma, per mesi ci hanno terrorizzato col contagio da asintomatici che però, ora, si scoprirebbe essere "molto raro".

Non basta questo agli esperti italiani che continuano a rimanere fermi nelle loro posizioni: "Non è così - commentano la notizia - gli asintomatici possono trasmettere il virus e lo dimostrano tanti studi svolti finora. E poi c'è una ricerca cinese appena pubblicata su The Lancet che lo conferma. Ha esaminato una serie di casi nella popolazione, concludendo che la diffusione del coronavirus era avvenuta nel 20 per cento di casi da persone asintomatiche", spiega Antonio Cassone, ex direttore del Dipartimento delle Malattie Infettive dell'Istituto superiore di sanità. E ora la domanda sorge spontanea: chi ci sta prendendo per i fondelli?