Da Arpanet a Internet
La rete compie 40 anni
Quarant'anni fa, da uno stanzino dell'Università della California di Los Angeles è partito il primo messaggio sulla rete Arpanet, l'antenata di quel che poi si chiamerà Internet. Siamo nell'ottobre del 1969 quando il professor Leonard Kleinrock cerca di trasmettere la parola “login” ma, dopo che le prime due lettere sono state digitate sulla tastiera, il sistema si blocca. Intanto, nell'unico, altro nodo della rete esistente, a circa 500 km di distanza, compare su un monitor un laconico: “LO”. Un'ora più tardi, l'esperimento viene ripetuto con successo. Internet era appena nato. La storia di internet - Le origini di Internet sono legate ad Arpanet, una rete di computer costituita nel settembre 1969 dall'Arpa (Advanced research projects agency), progetto del dipartimento alla Difesa Usa. Assunto il controllo di tutte le ricerche scientifiche in campo militare, l'Arpa sentì l'esigenza di far “parlare” tra loro i propri computer. Negli intenti americani, infatti, Arpanet doveva essere la risposta americana allo spettacolare lancio in orbita dello Sputnik russo. E così fu. Tra gli studiosi dell'Arpa Kleinrock, oggi 75enne, si rivelò il più determinante dei protagonisti della storia di Internet e il più importante dei suoi inventori. Tanto che il “Los Angeles Times”, nel 1999, inserì il suo nome nella lista delle 50 persone “che hanno più influito sull'evoluzione del business nel XX secolo”. Del resto, il professore aveva solo sei anni quando costruì la sua prima radio, 25 quando conseguì la laurea in “electrical engineering” al City College di New York, dove aveva seguito i corsi serali perchè lavorava a tempo pieno come tecnico elettronico per pagarsi gli studi, 28 quando completò il dottorato al Massachusetts institute of technology di Boston, sotto la guida del leggendario Claude Shannon, uno dei padri dell'informatica. Kleinrock è un personaggio eclettico. Fu celebre lo show che tenne in occasione del 35esimo anniversario dell'invio del primo messaggio su Arpanet: in una conferenza universitaria, recitò in rime baciate la sua rievocazione dei fatti. I pionieri della rete - Tra gli scienziati informatici che parteciparono al progetto Arpanet c'era anche l'americano Vinton Cerf. Anche lui destinato a entrare nella storia del web. Assunto nel 2005 da Google con la qualifica di “capo evangelista” e l'incarico di identificare nuove tecnologie in grado di sostenere lo sviluppo di prodotti e servizi avanzati, è diventato il volto pubblico del motore di ricerca più utilizzato del mondo. Oltre a Kleinrock e Cerf, tra i fondatori della rete Arpanet c'erano Steve Crocker, Jon Postel, Mike Wingfield e Ben Barker. Probabilmente, il 29 ottobre del 1969 nessuno di loro immaginava di assistere all'inizio della più rivoluzionaria innovazione del secolo, la rivoluzione digitale. Nessuno tranne Leonard Kleinrock: “Ho le prove”, racconta a chi gli chiede se aveva previsto tutto. “Il 3 luglio 1969 – spiega il professore – l'università pubblicò in un comunicato di due pagine il mio pensiero sul futuro di Internet: cioè una rete sempre funzionante, sempre disponibile, localizzata ovunque, cui chiunque può avere accesso. Il grosso pezzo mancante di quella visione secondo cui la rete era pensata soprattutto per trasmettere dati – ammette con onestà Kleinrock – era che quella rete avrebbe reso possibile anche la comunicazione fra persone, creando comunità con interessi in comune, eliminando ogni ostacolo di razza, religione, credo politico”. Anche in questo caso la storia del web segue la direzione intuita da Kleinrock. Nei giorni in cui Internet compie 40 anni, l'Icann, l'organo internazionale non-profit che ha il compito di regolare l'utilizzo della rete, ha annunciato che a partire dal 16 novembre si potranno richiedere i primi indirizzi Internet scritti con alfabeti differenti da quello latino (Internationalised domain names). Un nuovo tassello per una rete Internet davvero senza frontiere.