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Caldo record? "Sterminio di massa contro il riscaldamento globale": lo studio agghiacciante

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 Una soluzione al riscaldamento globale c’è: lo sterminio di massa. A spiegarcelo non è l’ideologo di qualche gruppuscolo filo-nazista o il leader di una banda di invasati suprematisti, bensì l’autorevole rivista scientifica Focus. La quale, a sostegno della tesi salvifica, porta la prova del precedente storico: «Così lo sterminio dei Nativi americani raffreddò il pianeta». Dopo l’arrivo di Cristoforo Colombo in America, spiega Focus, «i colonizzatori europei entrarono in conflitto con le popolazioni indigene, sterminandole con guerre sanguinose e diffondendo malattie mortali come il vaiolo e il morbillo. 

Le conseguenze furono disastrose per i nativi americani, la cui popolazione venne ridotta del 90 per cento». E qui Focus si avvale della testimonianza di un’altra prestigiosa rivista: «Secondo uno studio pubblicato su Quaternary Science Reviews, la drastica diminuzione degli indigeni avrebbe contribuito a far abbassare le temperature globali, aggiungendosi agli altri fattori che scatenarono la cosiddetta Piccola era glaciale, che durò dal 1300 fino al 1870». Ecco fatto, problema risolto. E come fu possibile questo miracolo climatico? «Lo sterminio di circa 56 dei 60 milioni di indigeni fece sì che vaste aree di terreno coltivato venissero repentinamente abbandonate: in queste zone la natura si riappropriò dei propri spazi, facendo crescere alberi e nuova vegetazione in un’area che, stima lo studio, si estendeva per circa 55 milioni di ettari (un’estensione pari all’attuale Francia)». 

 

A conti fatti, ci spiega Focus, «l’aumento di alberi e vegetazione causò un aumento dell’assorbimento di CO2 dall’atmosfera, che a sua volta provocò una diminuzione della temperatura globale di 0,15 °C tra la fine del 1500 e l’inizio del 1600». Ora si tratta solo di «capire gli effetti che avrebbe un’eventuale riforestazione nel contrastare l’aumento delle temperature attuali». E qui sorge il problema perché, come si spiega, considerando la quantità di CO2 che produciamo all’anno «riforestare l’intera Francia servirebbe a compensare appena due annidi emissioni». Questa volta, insomma, serve uno sforzo maggiore. Bisogna individuare un’area e una popolazione più vasta da sterminare. Si attendono candidati per il bene nostro e del pianeta.

 

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