Febbre tropicale

Matteo Bassetti, allarme-Dengue: "Avvisare tutti con un sms"

La Dengue è una malattia infettiva tropicale trasmessa da un tipo di zanzara che presenta con febbre, cefalea, dolore muscolare e articolare, oltre al caratteristico sfogo cutaneo simile a quello del morbillo. In alcuni casi si sviluppa una febbre emorragica pericolosa per la vita, con emorragie e perdita di liquidi, che può evolvere in shock circolatorio e morte. Per questo si guarda con attenzione quello che sta avvenendo in Brasile dove i casi di Dengue hanno superato quota mezzo milione e l'Argentina dove l'infezione trasmessa dalle zanzare è stata rilevata in oltre la metà delle province del Paese.

I numeri sono allarmanti. Secondo gli ultimi dati diffusi dal ministero della Salute brasiliano, aggiornati al 12 febbraio, sono 512.353 i casi sospetti registrati nelle prime 6 settimane del 2024: quasi il quadruplo rispetto ai 128.842 dell'anno scorso. I morti per Dengue confermati da inizio anno sono stati 75 e sono in corso indagini su altri 350. Contro l'infezione il Brasile ha lanciato venerdì scorso una campagna di vaccinazione di massa che partirà dai bambini di 10-11 anni. In Argentina non va meglio. Buenos Aires ha rilevato 39.544 casi e 29 decessi correlati. Circa 14 delle 24 province argentine hanno riferito una circolazione virale nel loro territorio: tutte le province delle regioni centrali e nord-orientali e 5 province nel nord-ovest del Paese, ha precisato il ministero. Secondo il Bollettino epidemiologico nazionale ministeriale, in Argentina da fine agosto 2023 a inizio febbraio 2024, il tasso di trasmissione è stato di 86 casi ogni 100mila abitanti a livello nazionale.

 

 

In Italia i casi autoctoni di Dengue registrati sono 82 su un totale di 280, ma bisogna agire immediatamente per evitare che l'infezione si diffonda. Secondo il prof Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova, "chi si reca in Brasile e ha già avuto la Dengue proceda con la vaccinazione, perché in questo momento la malattia è fortemente endemica in tutto il Sud America. E poi", aggiunge il virologo interpellato dall'Adnkronos Salute, "serve informare chi rientra dal Brasile che, se ci sono sintomi compatibili con la Dengue, deve avvisare il proprio medico per fare il test: questo si può fare con avvisi o messaggi sul cellulare a chi sta viaggiando e rientra in Italia - anche attraverso le triangolazioni dei voli - così da intercettare i possibili casi". "In un Paese come il nostro, che già ha avuto casi endemici", puntualizza Bassetti, "ci potrebbero essere tanti altri contagi autoctoni. Serve uno sforzo di prevenzione e comunicazione, ma mi pare che ci sia poca informazione anche sui media". 

 

 

Sulla stessa lunghezza d'onda il virologo dell'università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco che suggerisce un'attenzione mirata nella "disinfestazione degli aerei". Il prof ricorda all'Adnkronos Salute che per quanto riguarda "la malaria è successo che delle zanzare sopravvissute al volo abbiano dato origine a focolai intorno ad aeroporti". "Questo rischio esiste anche per la Dengue", avverte Pregliasco. "Se è vero che nella gran parte dei casi l'infezione colpisce in modo non pesante nelle forme gravi, soprattutto nei soggetti fragili, arriva ad avere un rischio di evoluzione seria". Siamo tutti avvisati.