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Sanpellegrino, l'acqua sparisce dagli scaffali: inquietante, cosa è successo

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Stop alla produzione dell'acqua Sanpellegrino. Il noto gruppo ha deciso di fermare l'attività per due giorni nello stabilimento di Ruspino, a Bergamo, proprio dove l’acqua viene imbottigliata. La decisione arriva dopo mesi di serie difficoltà nel reperire l'anidride carbonica alimentare. Sostanza che serve per aggiungere le bollicine alle bevande. "A causa del persistere dei cali nella fornitura di anidride carbonica - fanno sapere dall'azienda della Valle Brembana - questa settimana si renderà necessario un fermo produttivo di due giorni". 

 

 

Eppure il problema non riguarda solo l'Italia e neppure solo la Sanpellegrino, complice il rialzo dei prezzi delle energie che rendono costose la sua estrazione e la sua produzione. Per non parlare poi dell'aumento del costo di vetro, plastica, alluminio e cartone. "Nonostante il generalizzato problema di carenza delle materie prime che coinvolge tutti i settori e il protrarsi della situazione di estrema difficoltà dei produttori di Co2 – si legge in una nota diffusa nella mattinata da Sanpellegrino – l’azienda continua a ricercare nuove linee di approvvigionamento con l’obiettivo di ritornare il prima possibile al normale flusso di produzione".

 

 

Atteso, infatti, l'incontro tra la rappresentanza sindacale unitaria e i sindacati. Il timore è che lo stop dell'attività possa prolungarsi oltre i due giorni. Anche all'estero non mancano situazioni analoghe. Un anno fa alcune aziende del Regno Unito denunciavano già il problema, chiedendo al governo di intervenire in fretta. D'altronde l'anidride carbonica viene spesso utilizzata nel comparto medicale. Motivo per cui le carenze possono essere più numerose. 

 

 

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