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Nella prima settimana di febbraioVerona capitale della pneumologia

di Maria Rita Montebelli sabato 30 gennaio 2016

2' di lettura

Ad aprire i lavori sarà il ‘Progetto Renaissance’: si tratta di un corso specificamente focalizzato sui problemi della metodologia clinica e della comunicazione e rivolto ai giovani pneumologi, che prevede la partecipazione di esperti e docenti nazionali ed internazionali. “Accanto alle tradizionali, immancabili e sempre utili, lezioni frontali vi saranno momenti di interessante interattività nella discussione dei casi clinici e momenti di esercitazione con coinvolgimento personale diretto dei partecipanti” spiega Andrea Rossi, dalla UOC di Pneumologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona e Responsabile Scientifico dell’evento. Il corso, a numero chiuso e limitato a 20 discenti, si svolgerà nelle giornate del 2 e 3 febbraio presso il Centro Medico Culturale ‘G.Marani’, all’interno dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. “Si parlerà di comunicazione da più punti di vista: la comunicazione all’interno del team medico, la comunicazione tra medici e pazienti e familiari, per poi passare alla comunicazione con i media. Fra i temi legati alla metodologia clinica, l’uso delle ricerche cliniche e l’approccio al paziente con malattie cronico ostruttive dell’apparato respiratorio” continua Andrea Rossi. Successivamente, nelle giornate del 4 e 5 febbraio, con sede nel palazzo della Gran Guardia in piazza Brà, si terrà invece la sesta edizione di ‘Orizzonti in Pneumologia’, un evento che si propone di fare il punto sulle più recenti scoperte e sulle prospettive future (orizzonti, appunto) in ambito pneumologico. “Accanto a una particolare attenzione sulle malattie interstiziali polmonari, e soprattutto sulle nuove prospettive terapeutiche della fibrosi polmonare idiopatica – continua Andrea Rossi – si farà il punto sulla crisi delle tradizionali terapie antibiotiche, sulle nuove terapie biologiche per i tumori del polmone e per l’asma grave. Non si trascurerà la ricca offerta terapeutica per l’asma e per la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Una sessione sarà dedicata all’interrelazione tra scienza e struttura sanitaria, nella prospettiva del piano regionale della Regione Veneto”. L’impatto sull’epidemiologia delle malattie respiratorie derivante dall’invecchiamento della popolazione residente e dall’incremento dei flussi migratori, sarà affrontato nella speciale sessione di apertura, dedicata alla memoria del prof. Roberto De Marco. “La Medicina è una scienza in rapida evoluzione e l’aggiornamento continuo è una necessità per tutti gli operatori sanitari” conclude Andrea Rossi. (CHIARA FINOTTI)

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