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Bruno Vespa da Floris: "I segreti di Renzi e Berlusconi. Matteo era innamorato di Silvio. E ora il Cav..."

Giulio Bucchi
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"Renzi era innamorato di Berlusconi, la lite con Civati nacque quando andò a trovarlo ad Arcore". Bruno Vespa è osservatore attento e informato della politica italiana, soprattutto di quello che accade nei suoi corridoi e dietro le porte chiuse. Reduce dalla presentazione romana del suo ultimo libro Italiani volta gabbana, il conduttore di Porta a porta interviene da Giovanni Floris a DiMartedì, su La7, e regala qualche chicca sul rapporto più chiacchierato dell'ultimo anno, quello tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. "Il patto del Nazareno è frutto di pragmatismo e non di opportunismo", spiega. Il voltagabbana dunque non è il dem Renzi (che nel novembre 2013 andò in pressing per far decadere da senatore proprio il Cav). Semmai è stato "opportunista chi l'ha seguito. I tre quarti che andavano contro di lui si sono ravveduti...". Il segreto della scalata di Renzi - Il grande merito di Renzi, spiega Vespa, è la determinazione: "Renzi ha capito prima di altri che la gente era stanca di una certa politica e che un giovane può sfondare". Chiarezza di vedute abbinata a quella degli obiettivi: "Ha capito che doveva diventare sindaco di Firenze per diventare uno dei cinque più importanti uomini dentro al Pd. Poi è diventato premier prima del previsto". E se il Pd non esploderà ("Bersani e Renzi resteranno insieme, forse andrà via Civati ma non Cuperlo"), Vespa si dice sicuro che anche il Patto del Nazareno avrà vita (mediamente) lunga: "A Berlusconi in futuro potrebbe far comodo ricevere una grazia". E per averla, il Cavaliere dovrà contare su un presidente della Repubblica "non ostile". 

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