Vittorio Feltri, l'attacco atomico al Corriere e alla sua "Zarina"
Un Vittorio Feltri pungentissimo su un articolo contro Giulia Maria Crespi, proprietaria del Corriere della Sera alla fine degli anni '60, un periodo politicamente molto turbolento. Feltri prende spunto dall'articolo firmato da Antonio Ferrari sul quotidiano di via Solferino, un articolo che è una recensione del libro della Crespi pubblicato da Einaudi. “Il mio filo rosso”. Ricorda che Indro Montanelli chiamava la Crespi “Zarina” e scrive: “Un peana. Un elogio alla reginetta della borghesia milanese, sedotta dalle ideologie di moda all' epoca della contestazione giovanile, durante la quale la sinistra aveva affascinato i ricchi, forse timorosi di perdere i propri privilegi e, pertanto, indotti a flirtare con i rivoluzionari nella speranza di esserne risparmiati.Giulia Maria allora era giovane e fu inebriata dai movimenti studenteschi”. Feltri ricorda che proprio in nome di questo innamoramento la Crespi allontanò Spadolini da via Solferino per dare la direzione a Piero Ottone. Il Corriere di proprietà della Crespi, dice ancora Feltri, per schierarsi con i progressisti “non esitò a cacciare Indro Montanelli dalla redazione, obbligandolo a fondare questo Giornale come diga anticonformistica”. Il fondatore di Libero e editorialista de Il Giornale non ha dubbi: Giulia Maria rappresenta il peggio del nostro Paese, la tendenza al trasformismo e all' opportunismo non solo politico.Si dà il caso che ella, dopo aver ceduto (non gratis) le quote societarie del Corriere, si è buttata sull' ecologia di maniera, diventando la matrona di tutte le banalità diffuse dagli ambientalisti”. Racconta l'aneddoto di una sera a cena, quando si è ritrovato accanto alla nobildonna. Lei continuava a sostenere la necessità di ripulire l'aria della nostra città. Feltri ricorda di averle fatto notare che le aspettative di vita a Milano sono superiori che in altre città. Lei si arrabbiò. “Allora, sorridendo le dissi: scusi signora, ma lei ha quasi novanta anni e vive qui, sotto la Madonnina: segno che l' inquinamento le ha fatto bene. Al fisico. Alla mente, non so”