Usa, abusata da Roman Polanski quando aveva 16 anni: la terza accusa contro il regista
Avrebbe abusato di un'altra minorenne nel 1973, quando la ragazza aveva 16 anni. L'ultima accusa, la terza fra quelle note, arriva al regista Roman Polanski da Robin M., una donna oggi 59enne attraverso una conferenza stampa a Los Angeles tenuta dal suo avvocato. Da allora sono passati 40 anni, la donna non aveva mai voluto denunciare il regista alla giustizia, spiegando che voleva evitare che il padre "facesse qualcosa che lo avrebbe portato in carcere per il resto della vita". Il reato su Robin M. è ormai caduto in prescrizione, ma ha deciso comunque di renderla pubblica dopo l'annuncio di un'altra vittima di Polanski, Samantha Geimer, di "Voler chiudere il caso". "Io non l'ho superata - ha detto Robin M. - e credo che Roman Polanski debba pagare per i suoi reati contro la minorenne 13enne Samantha". Nel 1977 il gestista avrebbe drogato la 13enne Geimer e dopo una sessione fotografica, l'avrebbe costretta ad avere rapporti sessuali. Polanski fu arrestato , si dichiarò colpevole e passò 42 giorni in carcere. Quando uscì per cauzione, Polanski decise di scappare, andando a vivere in Francia. Sin da allora la sua fuga era stata motivata da un accordo poi saltato con il giudice che gli avrebbe garantito non oltre 48 giorni in carcere, salvo poi rimangiarsi tutto. I legali del regista credono poco alle dichiarazioni di Robin M. La scelta di convocare una conferenza stampa anziché denunciare tutto alle autorità giudiziarie: "L'unico obiettivo è di generare clamore e forse provare a influenzare un giudice". E queste nuove accuse potrebbero aggravare la posizione del regista nel caso Geimer.