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Alberto Stasi fa il centralinista in carcere, ma continua a non pagare il rimborso alla famiglia Poggi

Andrea Tempestini
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In carcere a Bollate, provincia di Milano, dove sta scontando 16 anni per l'omicidio di Chiara Poggi, Alberto Stasi si è messo a fare il centralinista per una compagnia telefonica. Il tutto per mille euro al mese. Ma, nonostante lo stipendio, continua non versare il risarcimento dovuto alla famiglia della ex fidanzata, uccisa il 13 agosto di dieci anni fa. Il legale dei Poggi, comunque, ha fatto sapere che "useremo tutte le armi per ottenere quanto spetta ai genitori di Chiara". Il punto è che i giudici hanno stabilito che Stasi deve alla famiglia un risarcimento di un milione di euro e per legge, i due quinti dello stipendio dovrebbero essere trattenuti. "Il carcere . sottolinea l'avvocato della famiglia Poggi, Gianluigi Tizzoni - non ci ha avvisati di questo lavoro. Vorremmo sapere il perché e vorremmo sapere se parte dei mille euro saranno realmente destinati ai familiari di Chiara".

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