Sacchetti della spesa, Matteo Renzi e la fake news
La cosa pazzesca è che magari qualcuno ci crede pure. Sul web sta circolando un buffo fotomontaggio con la foto di Matteo Renzi con i capelli allungati. "Lei è Bernarda Renzi", c'è scritto. Si sostiene che sia una cugina lontana di Renzi, che si arricchisce con la vendita dei sacchetti bio nei supermercati. Fantascienza. E' lo stesso ex premier che stigmatizza questa trovata grottesca, ennesima fake news. "L'ultima che sta girando molto via sms è che avrei organizzato un complotto per aiutare miei amici e cugini di terzo grado impegnati nella fabbricazione di sacchetti", scrive Renzi su Twitter. "Ebbene sì. Voi non immaginate quanto sia diabolica la nostra mente: prepariamo complotti tutti i giorni, anche tra San Silvestro e Capodanno", scrive Renzi che, non si sa come, trova il tempo di occuparsi di queste fesserie. Ma in realtà l'argomento è serio e infatti Renzi risponde seriamente: "La storia è molto semplice. Nel 2017 l'Italia ha attuato una direttiva europea che tende a eliminare la plastica dai sacchetti. L'obiettivo sacrosanto è combattere l'inquinamento alla luce degli impegni che abbiamo firmato a Parigi e che rivendichiamo: noi a differenza di Trump non abbiamo cambiato idea". Per approfondire leggi anche: Scatta l'obbligo dei sacchetti bio a pagamento nei supermercati "E quanto all'accusa che il Parlamento", prosegue Renzi, "lo avrebbe fatto per un'azienda amica del PD vorrei ricordare che in Italia ci sono circa 150 aziende che fabbricano sacchetti prodotti da materiale naturali e non da petrolio. Hanno quattromila dipendenti e circa 350 milioni di fatturato. Anziché gridare al complotto dovremmo aiutare a creare nuove aziende nel settore della Green Economy senza lasciare il futuro nelle mani dei nostri concorrenti internazionali. I posti di lavoro del domani sono in settori come questi, vanno creati e coltivati: oppure si pensa davvero che vivremo tutti di sussidi, assistenzialismo e redditi di cittadinanza?". Conclude il segretario del Pd: "Spero che alla fine del 2020 le aziende italiane attive nell'economia verde siano il doppio di quelle che sono oggi e facciano meglio dei concorrenti globali, specie quelli del Sud Est asiatico che in questo settore stanno investendo molto". Infine l'attacco alle notizie false: "Noi faremo la campagna elettorale seriamente, parlando dei problemi veri e offrendo soluzioni. Per pulire l'Italia dall'inquinamento ambientale e anche da quello delle fake news. Chi vuole inventare bugie si accomodi pure, noi non lo seguiremo".