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Giancarlo Tulliani, così ha fatto arrestare l'inviato di Massimo Giletti

Matteo Legnani
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Vatti a fidare degli arabi... Lo sta scontando sulla sua pelle l'inviato di "Non è l'arena" Daniele Bonistalli. Massimo Giletti lo ha rispedito in quel di Dubai alle calcagna di Giancarlo Tulliani. Due mesi fa, il 4 novembre, c'era lui dietro al cognatino di Gianfranco Fini, quando il latitante venne arrestato. Le cose andarono così: Bonistalli lo tallonava, Tulliani infastidito si rivolse alla polizia che però controllando i suoi dati vide il mandato di cattura internazionale e lo arrestò. Il 18 dicembre, poi, Tulliani è stato scarcerato su cauzione in attesta (aspetta e spera...) che le autorità emiratine decidano sulla richiesta di estradizione presentata dai giudici italiani. E qualche giorno fa Giletti a deciso di rispedirgli alle calcagna Bonistalli. Il copione si è ripetuto, ma solo fino a un certo punto: nel senso che Tulliani, vistosi pedinato, si è rivolto di nuovo alla polizia, che questa volta ha arrestato l'inviato di La7. La situazione, come riporta Enrico Paoli su Libero, dopo aver contattato la Farnesina, sarebbe "seria" perchè il giornalista italiano sarebbe stato fermato in un luogo a rischio, "dove non doveva stare". Secondo notizie del ministero degli esteri, Bonistalli stava seguendo Tulliani nella torre Burj Khalifa,l'edificio extralusso più alto del mondo, uno dei luoghi "sensibili" dell'emirato, dove le misure di sicurezza sono altissime. Altro, per il momento, non si sa. A parte il fatto che Tulliani ha vinto il secondo round vendicandosi di quanto accaduto due mesi fa...

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