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Verissimo, Ivan Cattaneo e il dramma osceno: "Rinchiuso in ospedale psichiatrico perché gay, cosa ho subito"

Marta Beretta
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"Quando ho detto a mia mamma che ero gay mi ha portato da un dottore". Inizia così il racconto del passato straziante di Ivan Cattaneo. Ospite della puntata di sabato 24 novembre di Verissimo, il cantante bergamasco ha voluto raccontare a Silvia Toffanin una parte privata della sua adolescenza, rivelando al pubblico le crudeltà subite dalla sua famiglia per il fatto di essere omosessuale. I pregiudizi, come spiega Cattaneo, sono nati dalla mentalità del tempo: "Gli omosessuali erano definiti mostri e per curare la loro imperfezione dovevano diventare delle donne ma io non volevo". Sua madre, non sapendo cosa fare, ha seguito il consiglio del dottore che "l'ha rinchiuso in un ospedale psichiatrico dove mi sedavano e basta". Per scappare da questo incubo, allora, Ivan ha deciso di mentire ai suoi genitori confessando di aver risolto questo problema. Questa esperienza, però, non è stato l'unico episodio spiacevole che ha dovuto affrontare Ivan. Infatti, per evitargli contatti con il mondo e per via della povertà, i suoi genitori avevano deciso di fargli prendere la strada dei voti: "Sono entrato in seminario nel 1965. è stata una grande sofferenza: piangevo e non stavo bene". Ora, però, Cattaneo ha trovato il suo riscatto sia in ambito privato sia in ambito professionale. Ma, soprattutto, non ha dovuto più nascondere la sua omosessualità.  Leggi anche: GfVip, Ivan Cattaneo e il dramma dopo l'eliminazione: col suo ex...

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