Efficienza e sostenibilità, Cib in tour per spiegare il biogasfattobene
Roma, 2 ott. (AdnKronos) - Sette tappe in altrettante Regioni italiane: si è appena concluso il Biogasdoneright Tour, manifestazione che, nel corso di tutto il mese di settembre, ha portato i vertici e i tecnici del Consorzio Italiano Biogas a confrontarsi con più di 400 persone, tra cui oltre 300 produttori di biogas, in Piemonte, Lombardia, Lazio, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna per trasferire le buone pratiche dell'integrazione del biogas in agricoltura, grazie al modello Biogasfattobene sviluppato da Cib. Nel corso degli incontri sono stati toccati temi chiave per un'agricoltura orientata all'innovazione, in grado di aumentare l'efficienza produttiva e di contrastare i cambiamenti climatici in atto: fertilizzazione con il digestato, doppi raccolti e colture di integrazione, meccanizzazione e agricoltura di precisione, utilizzo efficiente dell'acqua nell'irrigazione. "Abbiamo percepito da parte degli agricoltori - spiega Christian Curlisi, direttore Cib - la soddisfazione di aver ottenuto informazioni, suggerimenti concreti e immediatamente applicabili in azienda. Abbiamo avuto ulteriore conferma che l'agricoltura, grazie al Biogasfattobene, diventa un modello di economia circolare in grado di sequestrare carbonio riportandolo nel suolo, permettendo quindi al settore primario di avere un ruolo strategico nella lotta ai cambiamenti climatici, generando un beneficio per tutta la collettività". "Abbiamo ancora una volta toccato con mano la volontà dei nostri soci di progredire - osserva Piero Gattoni, presidente Cib - e di quanto sia utile il Consorzio come piattaforma di confronto tra le aziende più innovative. È evidente che l'innovazione nata nelle aziende dei soci del Cib sia un patrimonio con ulteriori ampie potenzialità di sviluppo nei territori. Tutto questo avviene grazie alla digestione anaerobica, che è molto più di una semplice bioenergia. Per questo siamo convinti che sia indispensabile la pronta emanazione del decreto biometano, primo passo per riuscire a cogliere il pieno potenziale produttivo di 8 miliardi di metri cubi producibili al 2030, come abbiamo sottolineato nelle osservazioni portate alla Sen".