Api ancora in pericolo, superata la proroga del divieto di uso dei neocotinoidi

Unaapi: "Il ministero della Salute non si è ancora espresso"
domenica 7 luglio 2013
Api ancora in pericolo, superata la proroga del divieto di uso dei neocotinoidi
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Roma, 2 lug. (Adnkronos/Labitalia) - "Le api sono ancora in pericolo. La proroga fino al 30 giugno del divieto di uso dei neocotinoidi in Italia è stata superata, ma il ministero della Salute non si è ancora espresso". Lo dice a Labitalia Francesco Panella, presidente dell'Unione nazionale associazioni apicoltori italiani (Unaapi) e con 40 anni di esperienza da apicoltore alle spalle. "Secondo le ricerche dell'European food safety authority - fa notare - per il settore queste sostanze pongono seri rischi per la vita delle api. Per questo, quando la Commissione Ue di fatto ha bandito per due anni l'uso in agricoltura di una serie di neonicotinoidi e pesticidi, avevamo detto che si trattava solo di un primo passo". "Stesso discorso - continua - per il riconoscimento da parte dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare del fipronil come causa dei rischi per le api. Il Coordinamento apistico europeo ribadisce che è essenziale continuare a rafforzare le misure per evitare l'impiego nel mercato europeo di pesticidi tossici per gli insetti impollinatori. Il fipronil è un principio attivo della famiglia del fenilpirazolo; è presente in dosi tossiche nelle fonti di cibo ingerite dagli insetti impollinatori e ha un'elevata persistenza nella catena alimentare". "E' essenziale - sostiene Panella - che l'Unione europea compia tutti i passi necessari per aggiornare le valutazioni del rischio che i pesticidi rappresentano per le api. Queste attività devono essere adeguate e devono essere effettuate da esperti indipendenti". "E' fondamentale - avverte - un significativo mutamento del modello agricolo a vantaggio di sistemi di coltivazione sostenibili. Gli agricoltori devono ridurre il più possibile l'impiego di pesticidi, in particolare per quanto riguarda le irrorazioni preventive. Questa è l'unica soluzione per proteggere gli impollinatori e i servizi essenziali che essi ci offrono". "Per gli apicoltori - continua il presidente Unaapi - la priorità assoluta è poter far sì che le api sopravvivano in un ambiente in cui si utilizzi la cosiddetta chimica sostenibile. Solo questo chiediamo per poter continuare a fare un mestiere che ci piace".