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Giorgio Mastrota, l'impensabile ritorno dopo 20 anni di televendite. Com'è oggi: irriconoscibile

Giulio Bucchi
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Ci ha pensato il destino a fare giustizia. Dopo vent' anni di sole televendite, Giorgio Mastrota si prepara a tornare in tv, in prima serata: interpreterà se stesso, ma in una versione cattivissima e autoironica, nella nuova serie Romolo + Giuly, in onda dal 17 settembre su Fox (canale 112, Sky). Il titolo, presentato in anteprima al festival di Giffoni, è una gigantesca parodia in salsa romana del capolavoro shakespeariano. Mastrota, nella serie, vuole dimostrare al mondo che lui è ben più che il re delle televendite. Quanto è stato catartico rappresentare questo personaggio?  «Mi sono divertito moltissimo a ironeggiare sulla mia stessa figura: in Romolo + Giuly sono un drogato di televendite, ossessionato dagli affari. Cercherò di prendermi la rivincita nei confronti di un mondo ingrato, che mi ha relegato alle televendite, senza apprezzare la mia intelligenza». Non mi dica che non si è mai sentito incompreso dal piccolo schermo...  «In passato ho attraversato dei momenti difficili. Dopo Meteore, per esempio, mi aspettavo di poter condurre altri programmi. Oggi però ho raggiunto la pace dei sensi televisivi: quando dico che spero di andare avanti ancora a lungo con le televendite, non scherzo. È un lavoro che mi ha permesso di condurre una vita serena, anche dal punto di vista economico». Secondo lei, cosa non ha funzionato? Ha pochi santi in paradiso o è stata solo sfortuna?  «Credo che in passato il "fattore televendite" abbia avuto un suo peso: ero fortemente associato con quel mondo. D' altronde, dal 2000 fino a qualche anno fa, facevo qualcosa come 15 passaggi al giorno di televendite». Vent' anni senza proposte è però un arco di tempo molto lungo.  «In realtà la Rai mi aveva proposto Furore e un' altra serie di programmi. Avrei però dovuto lasciare le televendite e trasferirmi a Roma. All' epoca avevo appena avuto il mio secondo figlio e Natalia Jr era piccola... così ho deciso di rifiutare». Nessun rimpianto?  «Non è stato facile dire di no perché, all' epoca, covavo effettivamente un sentimento di rivincita. Tuttavia, con il senno del poi, penso di aver fatto la scelta giusta. Quindi, no: nessun rimpianto». Non le hanno proposto nemmeno dei vip reality?  «Praticamente tutti, ma non è un genere che sento nelle mie corde. Dopodiché, se un domani dovessero finire i materassi, lo valuterei...». Con Romolo + Giuly si apre però una nuova possibilità professionale: la stuzzicherebbe l' idea di fare l' attore?  «Ammetto di essermi trovato a mio agio sul set, più di quanto immaginassi. L' idea di cimentarmi ancora con la recitazione, non foss' altro che per il sequel della serie, mi intriga ma se non dovesse accadere, sto bene così. Inoltre un conto interpretare se stessi, un altro un personaggio terzo...». Una curiosità: e se dovessero proporle di rifare Il gioco delle coppie?  «Accetterei volentieri! Mi sentirei perfetto anche per Ok il prezzo è giusto! Non vedrei l' ora di inneggiare "Cento, cento!" di Francesca D'Angelo

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