Angelina Jolie starebbe pensando di buttarsi nella politica."Quando lavori nel campo umanitario sei conscio che la politica deve essere considerata". L'attrice americana, già nota per il suo attivismo nel settore dei diritti umanitari, in un'intervista a Vanity Fair fa sapere che accetterebbe volentieri qualche incarico e che sarebbe disposta anche a candidarsi. "Se vuoi davvero fare un cambiamento estremo, allora hai una responsabilità. La Jolie pare avere, dunque, le idee chiare ma resta comunque con i piedi per terra, considerando il suo lavoro un limite per l'impegno politico e chiedendosi in quale ruolo potrebbe essere impegnata. In un periodo in cui la disaffezione degli americani per la politica di professione è ai massimi storici, probabilmente gli Stati Uniti hanno bisogno di trovare soluzioni alternative forse proprio laddove competenza e celebrità si fondono in un cocktail perfetto. I precedenti - In queste settimane si era parlato anche di un probabile George Clooney come futuro presidente d'America. L'attore, da tempo grande attivista, è un messaggero di pace delle Nazioni Unite e il suo lavoro umanitario comprende il tentativo di risoluzione per il conflitto del Darfur, la raccolta di fondi per il terremoto di Haiti del 2010, e per le vittime dello tsunami del 2004 e dell'11 settembre 2001. Il suo matrimonio da poco celebrato a Venezia, con Amal Alamuddin è stato visto come un segnale di inversione di rotta, del playboy americano e in molti vedono nell'avvocatessa una perfetta First Lady. Di protagonisti dello spettacolo americano, che si sono dati alla politica la storia ricorda diversi nomi, tra i più importanti si annoverano: Shirley Temple; Clint Eastwood; Arnold Schwarzenegger e soprattutto Ronald Reagan quarantesimo presidente degli Stati Uniti che dagli schermi hollywoodiani passò ai vertici politici della Guerra Fredda.