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Nancy Brilli, "schiaffi spintoni e calci": dolorosa rivelazione intima

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Gli amori (e i dolori) di Nancy Brilli. L'attrice romana, 58 anni splendidamente portati, si racconta in una lunga intervista al Corriere della Sera, senza tralasciare i momenti più drammatici della sua infanzia e le turbolenze sentimentali della maturità. 

Il primo trauma è la morte della madre: "Da adolescente ero arrabbiata, mi sembrava tutto ingiusto ciò che era capitato: mia madre è morta quando ero una bambina e, dopo la sua morte, mio padre non c’era mai". Da lì il soprannome datole da una zia, "gramigna", e la fama di "selvaggia". Addirittura "antipatica": "Di fronte a un’ingiustizia da parte di persone prepotenti, non sono una che subisce. Reagisco ai soprusi, anche a quelli subiti da persone a me vicine". Un esempio: "Una mia amica veniva picchiata dal marito, ma non diceva niente, subiva zitta e buona. Un giorno sono andata a casa sua molto risoluta e ho aggredito quel maledetto: mi sono beccata uno schiaffo da lui, ma sono riuscita a portare via la mia amica". 

 

 

 

 

Dopo gli atti di autolesionismo da ragazzina, una reazione alla sensazione di essere stata abbandonata a se stessa dalla nonna materna, sua madre "sostitutiva", e dal resto della famiglia, è arrivato l'amore di Luca Manfredi, figlio del grande Nino, e la nascita di loro figlio che l'ha letteralmente salvata. "Prima di lui, potevo morire in qualunque momento, mi andava bene così".

 

 

 

Capitolo matrimoni. Il primo con Massimo Ghini, "per allegria, e siamo amici. Il secondo matrimonio, con Luca, è stato importante e lui sarà sempre presente nella mia vita". Quindi è arrivato Roy De Vita: "Con lui è rimasta un’idea di famiglia". Particolarmente vivace a relazione con Ivano Fossati: "Era eccessivamente geloso: una volta mi allenta uno spintone e gli ho mollato un calcio molto forte. Io, nelle discussioni, cerco di essere ragionevole, ma se mi parte la brocca... Fa parte del mio carattere romano".

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