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Mauro Corona: "Il caso Pozzolo? Non va politicizzato, ecco perché"

Roberto Tortora
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Capodanno indigesto per il deputato di Fratelli d’Italia, Emanuele Pozzolo, che ha ben pensato di portar con sé una pistola al veglione di San Silvestro, una North american arms LR22 regolarmente detenuta. Da quell’arma è partito un colpo accidentale e lo sparo ha ferito a una gamba il genero di un agente che fa la scorta al sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, anch'egli presente. Il ferito è Luca Campana, ha 31 anni e fa l'elettricista. Il veglione era stato organizzato dalla sorella del sottosegretario, Francesca Delmastro, sindaca del piccolo centro turistico dell'alta Valle Cervo.

Un episodio grave, ma che rischia di diventare un caso politico senza averne i connotati. Di questo si discute a “È Sempre Carta Bianca”, talk di approfondimento politico di Rete 4, condotto da Bianca Berlinguer. Tra gli ospiti, come di consueto, c’è lo scrittore Mauro Corona che, con obiettività, giudica l’accaduto come un episodio singolo, che deve restare al di fuori del Parlamento: “Il caso Pozzolo? Un deputato non dovrebbe andare a una festa armato, nemmeno di una piccola pistola. Non bisogna politicizzare il caso, ma è un fatto grave". 

 

 

Pozzolo, nel ciclone delle critiche dopo l’accaduto, avrebbe infatti deciso di sottoporsi solo allo “Stub”, cioè l’esame delle forze dell’ordine che rileva tracce di polvere da sparo. Lo avrebbe fatto alle ore 7.25 del primo gennaio, circa sei ore dopo l’accaduto. Lo si legge nel verbale dei carabinieri del nucleo investigativo di Biella. Il prelievo è stato effettuato sulla mano destra e su quella sinistra, sul giubbotto, sul pile e sui jeans indossati dal deputato al momento dello sparo.

 

 

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