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Sanremo 2024, "una menzogna clamorosa": follia durante la diretta, cosa spunta sui social

Ignazio Stagno
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Un botto di ascolti, soprattutto tra i giovani. Il Festival di Amadeus ha fatto di nuovo centro. E l’interesse risvegliato nei ragazzi per una kermesse che ha ben 74 anni di storia non può che travasare sui social una cronaca minuto per minuto di ciò che accade sul palco. E proprio questa valanga di tweet, di post e di gif che invadono le piattaforme del web mentre Amadeus consuma la sua scaletta, è diventata una sorta di «contro-Festival», una realtà parallela dove l’immaginazione supera di gran lunga la realtà a colpi di allucinazioni del padiglione auricolare.

Ed è il caso della fake news su una presunta bestemmia di Fiorella Mannoia mentre cantava la sua Mariposa che ha incantato il pubblico dell’Ariston con tanto di standing ovation. Ebbene sui social è partito il tormentone un attimo dopo l’uscita di scena della cantante, proprio mentre raccoglieva gli applausi del pubblico. La tesi è stata portava avanti con un video pubblicato su Tik tok di appena 25 secondi. Una vera e propria illusione uditiva che ha indotto diversi utenti a percepire una bestemmia nel testo della canzone. La parola finita nel mirino (e causa del clamoroso abbaglio) è «orgogliosa», nella parte finale della canzone. E così apriti cielo: «Ma anche voi sentivate una bestemmia nella canzone di Fiorella Mannoia?», ha scritto un utente, mentre un altro ha subito aggiunto: «Ma solo io durante la canzone di Fiorella Mannoia ho avvertito una bestemmia?». E ancora: «Ma dice una bestemmia la Mannoia nella canzone?». Caso risolto con il confronto con il video di bassa qualità messo sui social e quello della Rai, la Mannoia pronuncia queste parole: «E nel profondo sono libera, orgogliosa e canto».

 



Ma non finisce qui.Anche Ghali è finito nel tritacarne proprio mentre cantava. Questa volta l’accusa è di plagio. Dopo la sua esibizione qualcuno sui social ha subito cercato una inesistente somiglianza con altre canzoni: «Casa mia mi ricorda un po’ Mai più di Elodie», scrive un telespettatore su X. E c’è chi addirittura ha paragonato la canzone di Ghali ad Azzurro, icona della musica italiana, scritta da Paolo Conte e lanciata nel cielo del successo da Celentano. Il terzo caso invece riguarda Irama. Anche qui la cronaca minuto per minuto supera la realtà dei fatti. Pure per lui l’accusa del tribunale dei tweet è di plagio. Sui social, in tanti hanno segnalato una somiglianza tra Tu no e Someone you loved, celebre canzone di Lewis Capaldi. I “pm” da tastiera hanno portato come prove la base del pianoforte e la melodia. E c’è anche chi ha tirato in mezzo anche il ritornello e il timbro vocale dello stesso Irama: «Noto io noto delle somiglianze con Someone you loved di Lewis Capaldi?», «Irama in versione Lewis Capaldi de noantri non è male», sono alcuni dei commenti. Accuse del tutto infondate. Ma di certo la cronaca del «contro-Festival» proseguirà. Vedremo chi finirà nel mirino delle balle...

 

 

 

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