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Sanremo 2024, Ghali rompe il silenzio: "Problema che non posso ignorare"

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"Quando penso che va tutto bene nella mia vita mi ricordo che nel mondo c’è qualche problema che non posso ignorare": Ghali, reduce dall'ultimo festival di Sanremo col brano "Casa mia", rompe il silenzio dopo la polemica nata dalle parole da lui pronunciate sul palco del teatro Ariston. Nel corso della serata finale, infatti, dopo la sua esibizione il cantante milanese ha esclamato: "Stop al genocidio", con probabile riferimento alla guerra in corso in Medio Oriente. "Non chiamatelo caso Ghali, per me era solo il caso di parlarne", ha scritto ancora l'artista su X. 

Dopo l'appello in diretta su Rai 1, è montata la polemica. A contestare le parole di Ghali è stato innanzitutto l'ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar su X: "Ritengo vergognoso che il palco del Festival di Sanremo sia stato sfruttato per diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile". E ancora: "Il Festival di Sanremo avrebbe potuto esprimere loro solidarietà. È un peccato che questo non sia accaduto". 

 

 

 

A difendere Ghali dopo quanto accaduto è stata, tra gli altri, Concita De Gregorio, che a Prima di domani su Rete 4 ha detto: "Ghali che è di origine tunisina è da quando è un preadolescente che racconta in forma artistica la sua esperienza. Io ho trovato il suo discorso a Sanremo impeccabile. È giusto usare il palco per dire qualcosa che nel dibattito pubblico non si riesce a dire con quella chiarezza". 

 

 

 

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