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Kayne West con Bianca Censori "schiava" a San Siro? Ma le femministe restano mute

Alessandra Menzani
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Lui va in giro con il burqa, ma la sottomessa è lei. Kanye West e Bianca Censori sono la coppia più strana dello showbiz, conciati peggio di Ferragni-Fedez quando ancora erano prezzemolini: l’ultima apparizione, a San Siro nella tribuna autorità per l’andata degli ottavi di Champions tra l’Inter e l’Atletico Madrid, ne è la prova regina. 

Il rapper, ex di Kim Kardashan, era completamente mascherato in volto, con un velo nero, o forse un passamontagna, una via di mezzo tra una donna saudita e l’Uomo Ragno, cosa che sfida anche le norme in fatto di sicurezza. Lei era senza trucco, sobria, coi capelli scuri anziché il solito biondo platino.

Ma i codici estetici della coppia non sono il punto, veniamo alla sostanza. Secondo rumors mai smentiti, il musicista che adesso preferisce essere chiamato Ye sottoporrebbe la compagna, 27 anni, australiana con origini italiane, designer di gioielli per il marchio West Yeezy, a un regime di semi schiavitù: una serie di regole che vanno dall’alimentazione allo stile di vita che avrebbero lo scopo segreto di trasformare Bianca in un clone di Kim Kardashian.

LE REGOLE
La prima è quella di «non parlare mai», si leggeva sul Daily Mail: alcuni amici della donna hanno raccontato al tabloid che lei «non ha più una mente propria» e che «obbedisce» ormai completamente al marito. Bianca sarebbe anche obbigata a duri allenamenti per curare il fisico e una dieta particolare. «Le viene richiesto di mangiare determinati alimenti. Le è consentita una dieta a base di kebab, gelato e succo di anguria, che è un afrodisiaco». Le persone che sono sempre state vicine a Bianca, inoltre, oggi difficilmente riescono a contattarla. «Tutti sono estremamente preoccupati.

Lei non è questa. È una persona incredibilmente schietta e vivace che non è mai stata il tipo che tiene la bocca chiusa. Kanye sta cercando di trasformare Bianca in una versione radicalizzata di Kim, quasi come una Kim 2.0». La designer è anche sparita da tutti i social network.

Anche se tutto questo rientra nelle dinamiche di coppia e in teoria è buona creanza seguire la legge «tra moglie e marito non mettere il dito» (benché nutriamo forti dubbi sul libero arbitrio di costei), fa specie che nessuna femminista o aspirante tale abbia spezzato una lancia in difesa di questa sorta di schiava moderna, considerando che ci si batte per ogni tipo di questione e cavillo, “avvocato”, “avvocata”/ “notaio”, “notaia” e altre appassionanti tematiche. I giornalisti americani, sempre discreti, fa si sono avvicinati a West ponendogli le fatidiche domande: «Vorremmo sapere se Bianca ha libero arbitrio? Alcune persone stan no dicendo che la controlli».

IRA FUNESTA
L’agguato della stampa ha scatenato l’ira del rapper, che non ha gradito la curiosità sulla sua vita privata: «Sono un essere umano. Non me ne frega un ca**o di cosa dovete fare. Cosa dovrei dire? Vieni da me a chiedermi questa me**a. Io sono una leggenda. Capisci che sono qui per sostenere Charlie Wilson e vieni a chiedermi qualche str****a su mia moglie? E non venivate a chiedermi un ca**o quando non potevo vedere i miei figli. Quello che sto dicendo è: hai delle domande? Avevi delle domande quando non potevo vedere i miei figli e ricevevo solo delle visite e non avevo il diritto di sapere dove andavano a scuola? Hai delle domande su questo o fai parte del sistema? Capisci cosa sto dicendo? Il tuo lavoro è andare da ogni celebrità a chiedere str****e sulla loro moglie? Dimmi. È stato sbagliato chiedermi di mia moglie con cose idiote e irrispettose? È stato sbagliato o giusto?». 

Insomma, l’ha presa bene. Un giorno lei è apparsa per le strade solo coperta da nastro adesivo. Un altro giorno era nuda con un cuscino sul davanzale. Più che una moglie, a questo punto sembra una musa stile Edie Sedgwick. Peccato lui non sia Andy Warhol.

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