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La voce di Iside: quando il volontariato è l'antidoto al male di vivere

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Il volontariato come antidoto al mal di vivere, i turbamenti e le inquietudini di una generazione che lotta per essere ascoltata, la violenza di genere: sono questi gli ingredienti che utilizza Claudia Conte, giornalista, conduttrice tv e opinionista, nel suo ultimo libro “La voce di Iside” per invitare i lettori all’esplorazione delle profondità dell'animo umano, toccando temi universali e attuali come la solitudine, la resilienza e la speranza. "È una storia rivolta alle nuove generazioni, che rappresenteranno il nostro futuro", ha dichiarato Conte presentando il romanzo in occasione della Giornata mondiale del libro. "Penso che tutti dovremmo fare esperienza del potere della solidarietà e della lotta per i diritti umani per uscire dall’indifferenza e dall’individualismo".

Edito da Readaction e Demea Eventi Culturali, il quarto libro di Claudia Conte ha come protagonista Iside, una diciottenne che si è gradualmente isolata in un mutismo selettivo a seguito della pandemia e dei problemi familiari, che incuriosita da un bando del servizio civile, si approccia al volontariato, interessandosi alla violenza di genere. In un tempo segnato da un vuoto di valori, specchio degli ultimi anni post pandemia, il racconto promuove la cittadinanza attiva e la responsabilità sociale come cura del disagio giovanile. La protagonista rappresenta l’ambivalenza dell’animo di ogni giovane, diviso tra paura e coraggio, pressato dal peso del futuro. Attraverso di lei scopriamo le sfide e le fragilità adolescenziali, ma anche il grande potenziale della rete del terzo settore e del volontariato, per dare significato alla propria esistenza e contribuire positivamente alla società. La prefazione del libro è firmata dal presidente della Regione Lazio Francesco Rocca; la premessa è dello scrittore e sceneggiatore Maurizio De Giovanni.

 

 

 

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