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"Russell Crowe è deceduto", ma è solo una bufala

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Dopo i casi di Paris Hilton e Britney Spears, un nuovo fake buggera la stampa USA

Roberto Amaglio
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“Russell Crowe, il Gladiatore, è morto. Caduto da un dirupo in Austria, sui monti di Kitzbuhel, mentre girava una delle scene del suo ultimo film a 50 metri di altezza”. Recitava più o meno così la bufala che dalla mattinata di giovedì ha iniziato a circolare negli Stati Uniti, trovando l'ovvia risonanza dei media (radio, tv, siti internet) e gettando nella disperazione i tanti fan del celebre attore statunitense. Una notizia talmente sconvolgente e diffusa ai quattro venti che è dovuto intervenire lo stesso Crowe che, tramite twitter, ha smentito la notizia: “Sto bene spero di vivere ancora a lungo”. Tuttavia la bufala (che campeggia ancora su molte pagine on line di siti meno aggiornati) ha riportato in auge la tematica delle false notizie non verificate, in questo caso sui decessi delle star, non solo di Hollywood: Russell Crowe, infatti, non è certo il primo vip a trovarsi tra i fittizi annunci funebri. La lista è lunga e vanta i nomi di: Will Ferrell (attore del remake Starsky & Hutch), dato per scomparso nel 2006 per un incidente con il parapendio, Paris Hilton (deceduta in cella), la cantante Britney Spears, sulla cui morte era circolato nel giugno 2009 un messaggio via Twitter; poi ancora Rick Astley e tanti altri. Anche in Italia gli esempi non mancano. Il più famoso è forse quello che ha riguardato Sofia Loren, ma nella rete ci sono finiti anche Gianni Morandi, Monica Vitti (addirittura suicida) e, da ultimo, Lino Banfi. Del resto sembra essere davvero facile confezionare un annuncio funebre. Negli Stati Uniti, infatti, esiste anche un sito per realizzarlo (Fake a Wish): basta inserire nome e cognome della celebrità per poter poi scegliere una serie di formule per annunciare la tragica notizia. La notizia è sempre verosimile e riporta ora esatta del decesso, il commento della polizia locale, le reazioni di parenti e amici.

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