Isola, ha vinto Luxuria
Non la sinistra
Alla fine ce l'ha fatta. Ha vinto lei, contro tutto e contro tutti. Ha vinto la sua sfida sull'Isola dei famosi, ha conquistato il pubblico, ha affascinato i suoi compagni di (s)ventura, ha superato tutte le difficoltà. Ha persino perso la sua 'vena animalista', uccidendo più moskitos possibili che, ha raccontato lei stessa in diretta su Raidue alla corte di Raidue, rendevano impossibile la vita in Honduras. Ha pescato, ha superato le sfide, ha anche perso 16 chili. Ha vinto paure e si è messa a nudo (metaforicamente). E dopo esseresopravvissuta alle insidie della vita parlamentare, è uscita vincenteanche dal lavacro dei reality show. È Vladimir Luxuria la vincitrice della sesta edizione della popolare trasmissione condotta da Simona Ventura. Che in lei ha creduto, che su di lei ha puntato, che è stata capace di convincerla a partecipare. L'onorevole si è detta grata per l'opportunità che super Simo le ha offerto: "Ho accettato perché Simona mi ha prospettato tutte le difficoltà che avrei incontrato (prima tra tutte la fame), e non ha mai cercato di indorare la pillola", ha detto Luxi poco prima di essere eletta 'regina' dell'Isola 2008. Ha vinto lei perché è stata indubbiamente la più forte, la più simpatica, quella che ha saputo convincere tutti. Ha sconfitto persino la sensuale BelenRodriguez, da tutti considerata ineliminabile, forse anche per il rischio crollo dell'audience maschile. E ha battuto anche il bidello piagnucolone Carlo Capponi e il bel LeonardoTumiotto. Ha vinto Vladimir. Suonino le trombe. Ma voi della sinistra, una cortesia: basta ipocrisia. Il reality show non è mai stato abbastanza 'chic' da essere preso in considerazione prima di oggi. Ha vinto Vladimir Luxuria, proprio come in America ha vinto Barack Obama. E come negli Stati Uniti a vincere non è stato Walter Veltroni, in questo caso a vincere è stata solo lei, Luxuria. E non la categoria dei transgender. E soprattutto non la sinistra. La scena è tutta sua. Non rubategliela, per piacere. (foto Emmevi) Silvia Tironi