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Amendola: con Alemanno

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sono volate tante botte

Silvia Tironi
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Un tempo volavano i pungi, ora non più. Piuttosto per Gianni Alemanno ha confessato di provare “stima”. Il romano Claudio Amendola torna con la memoria agli anni Settanta e al clima politico fatto anche di botte di quegli anni, durante i quali tra l'attore e il primo cittadino della Capitale c'erano state scintille. “Gianni Alemanno? Quando eravamo ragazzi tra noi ci sono state scintille”, ha confessato Amendola in una intervista rilasciata a Donna moderna. “Alla Balduina, con quelli del suo gruppo, ci siamo menati tante volte. Ma – continua – nonostante il nostro passato, lo reputo una persona seria, un politico onesto e un sindaco presente”. Poi un amarcord sulla sua Roma, un amore viscerale per lei e la squadra giallorosa. Al punto che se Totti giocasse al Mlan “lo andrei a vedere tutte le volte”. Amendola torna da domani alla conduzione di “Scherzi a parte”, nella prima serata di Canale 5, in un inedito trio con Teo Mammuccari e Belen Rodriguez e ritornerà molto presto anche nella nuova serie di “I Cesaroni”, a partire dal 6 febbraio, dove interpreta il personaggio di Giulio che è stato uno degli ingredienti fondamentali per il successo straordinario della fiction di Mediaset. Giunto alla terza serie, Amendola dichiara di non voler mollare il ruolo: “Continuerò fino a quando non mi cacceranno”, e rivela che nei nuovi episodi il suo personaggio scenderà addirittura in politica: “Barilon, il vicino di casa veneto, si candida alle elezioni con la lista ‘Efficienza e ordine'. Giulio, il mio personaggio, si sente obbligato a fermare... i Longobardi. Noi giochiamo sulle differenze tra Nord e Sud: per contrastare Barilon, io presento la lista ‘Passione per Roma'”.

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