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Pd, Leo Gullotta non si dà pace: "Un bel piattino d'oro nelle mani del governo"

Claudio Brigliadori
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«Ho vissuto tanti anni bui nella storia di questo Paese, ma mai come questi». Conferma la sua confessione di qualche tempo fa, Leo Gullotta, ospite in studio di Bianca Berlinguer a È sempre CartaBianca su Rete 4. Il grande attore siciliano, famosissimo con il Bagaglino fin dagli anni Ottanta ma anche intenso interprete drammatico, non ha mai nascosto le sue simpatie progressiste. E l’intervista parte proprio da un suo giudizio, estremamente negativo, sul governo Meloni.

«Siamo un Paese diventato tra i più poveri, evviva i ricchi! Chi ha i soldi si può curare, chi non ha soldi nulla», sentenzia. «Prima non era così?», domanda la Berlinguer. «No, assolutamente». «Ma prima quando?», chiede sempre più incuriosita la presentatrice. «Diciamo fino a quindici anni fa. Tutto questo non è che accade oggi spiega allora Gullotta -, oggi è pesantissimo ma tutto questo è stato pensato e preparato anni prima». «Quindi non è una responsabilità di questo esecutivo?». «No, questo esecutivo ci ha messo il carico da quaranta, come quella presentazione- prosegue un Gullotta sempre più catastrofista, riferendosi alla conferenza stampa del ministro Giorgetti sul Def-, una bella cornice, giusta... Mettere dentro delle cose dove non si sa bene nulla il tutto senza spiegare nulla. Ne parliamo dopo le elezioni europee. Non parlano, non spiegano. Il cittadino come me si informa, cerca di capire...».

 

Poche speranze da riporre nell’opposizione. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, è stato appena intervistato dalla Berlinguer e arriva l’ideale risposta dell’attore, secondo cui il centrosinistra «ha abbattuto dei principi che erano meravigliosi. Nel Pd per esempio le tante correnti impediscono di costruire, questo ha fatto sì che hanno messo un bel piattino d’oro nelle mani dell’esecutivo».

 

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