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Beppe Sala, un suicidio culinario: che cosa ignora di Masterchef & C

Klaus Davi
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Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo

CHI SALE (Masterchef)
Della serie come farsi del male da soli. Sembra che l’amministrazione comunale di Milano sia specializzata in uno sport autolesionista sul piano dell’immagine sia in Italia che all’estero. Una premessa: per tutto il mondo il capoluogo lombardo è stato ed è sinonimo di Expo. E ancora oggi si associa l’esposizione del 2015 a un evento epocale per celebrare il “Made in Italy” culinario. 

Ora sta succedendo qualcosa di incomprensibile. Si parla di una ventilata ordinanza voluta dal sindaco Sala che proibirebbe di consumare cibo a cittadini e turisti dopo la mezzanotte. Nel mirino ci sono pizze, gelati, kebab, panini assortiti ma anche piatti classici meneghini che in alcuni quartieri vengono serviti con la modalità da asporto per consentire alla gente di godersi la serata all’aperto.

 

Analizzando i dati auditel dei maggior programmi di cucina, dal più raffinato “4 ristoranti” al piu pop “È sempre mezzogiorno’”, dal radical chic “Masterchef” alla frizzante rubrica “Cotto e Mangiato”; dal movimentatissimo “Cucine da Incubo” ai celeberrimi “Menu di Benedetta”, lo zoccolo duro dell’ascolto è nel centro nord.

L’area di Milano garantisce picchi di ascolto tra lo 0.5 al 1.5 di share in più della media. Programmi che del libero consumo del cibo a tutte le ore hanno fatto un mantra. Insomma, autolesionismo puro.

 

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