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I giovani in fuga da Propaganda Live

 Roberto Saviano

Klaus Davi
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Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo

C’era molta attesa per l’ospitata di Roberto Saviano invitato a commentare anche il caso del monologo di Antonio Scurati non andato in onda su Rai 3 nel programma Che sarà... di Serena Bortone.

La sua presenza poteva garantire almeno un punto se non due sopra la media stagionale del format di La7. Ma non sembra essere accaduto, almeno non nei termini in cui si sperava in certi ambienti. La fascia prime time di La7 venerdì si è attestata al 6.16% di share con 1.223.000 spettatori, un punto in più di settimana scorsa ma senza sussulti rispetto alla media di Propaganda Live che si aggira attorno al 6%.

 

 

L’effetto Saviano è apparso ridimensionato, secondo i big spender, per una serie di motivi. In primis Rai 2 ha sottratto a Zoro pubblico giovane mandando in onda il film Diabolik, che è rimasto staccato da La7 di solo mezzo punto di share (5.6%). Osservando attentamente le curve, in diversi punti Rai 2 ha sorpassato La7 in sovrapposizione arrivando a picchi del 12% intorno alle 23:45, ora che ha coinciso con la fine dell’ episodio. Poi Crozza sul Nove (1.071.000 spettatori col 5.7%) ha decisamente retto. Un pezzo consistente del pubblico di sinistra è rimasto totalmente estraneo e insensibile al dibattito sulla censura e i vari casi di presunti martirio, preferendo satira, umorismo ma anche azione e suspence.

 

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