Afd ancora al centro del dibattito. La classificazione, da parte degli 007 tedeschi, come "partito di estrema destra", trova d'accordo Massimo Giannini. Ospite di Otto e Mezzo su La7, il giornalista esordisce così: "Dovremmo guardare con un po' più attenzione a questi fenomeni, perché in Italia siamo abituati alla solita burletta su fascismo e antifascismo". Da qui l'attacco al governo: "C'è chi irride il 25 aprile, al ruolo della lotta partigiana per la nostra liberazione, come se fosse tutto un gioco. In Germania, viceversa, questi sono temi molto sensibili, molto importanti, anche dal punto di vista della difesa dello Stato di diritto".
La firma di Repubblica spiega a Lilli Gruber che a sancire l'illegittimità del partito dell'Alternative für Deutschland "non è un ufficetto qualsiasi, è un ufficio dei servizi segreti che sta all'interno di un altro ufficio che si chiama per la protezione della Costituzione. In Germania la Costituzione e la lotta all'antinazifascismo è una cosa molto seria. Ed esiste persino un ufficio per la protezione della Costituzione. Questi hanno fatto un'indagine che è durata tre anni, un report di mille pagine". Insomma, per Giannini "non bisogna cadere in quella che Popper chiamava la trappola della tolleranza, bisogna essere intolleranti con gli intolleranti, tolleranti con il tollerante".
Parole che però fanno storcere il naso a Mauro Mazza. Quest'ultimo spera "che la stessa meticolosità che hanno messo nel sezionare questo movimento politico di estrema destra, l'abbiano messo anche nel verificare la pericolosità reale, non soltanto potenziale, della presenza islamista in Germania". E ancora: "Per il pronunciamento definitivo passerà qualche anno - continua l'ex direttore di Rai 1 - io penso che in qualche anno questo partito che oggi è al 20% ed è in crescita" ha tempo e modo "di capire che diventare forza di governo impone diritti ben precisi". E alla domanda se la democrazia sia in pericolo, Mazza replica: "È possibile che lo sia su quel versante o su altri versanti. Però mi chiedo chi dà la patente di essere custode e garante delle regole della democrazia? Perché se la democrazia deve ricorrere a sistemi e metodi antidemocratici per difendere se stessa, va bene. Ma non chiamiamola democrazia, diventa un'altra cosa".