Dibattito acceso tra direttori a In Onda il talk di approfondimento politico estivo di La7, condotto da Marianna Aprile e Luca Telese. Il primo è il direttore editoriale del Secolo d’Italia, Italo Bocchino, e il secondo, invece, quello di Domani, Emiliano Fittipaldi.
Quest’ultimo ha commentato duramente la strategia del governo italiano sui dazi Usa: "L’errore di Meloni è politico: si è mostrata grande amica di un leader bullo, golpista e criminale che prende a schiaffi i suoi alleati, quindi anche gli italiani". Sui dazi imposti da Trump: "È vero che parte dei costi ricadranno sui consumatori americani, ma Confindustria, Coldiretti e le altre associazioni si stanno strappando i capelli. Entro il 2026 rischiamo di perdere 200mila posti di lavoro".
Fittipaldi, poi, ha rimarcato la debolezza dell’Europa nei confronti del primo cittadino Usa: "Trump è un nemico politico dell’Europa. Vance ha detto che siamo dei parassiti che vanno colpiti. E quando parla di squilibrio commerciale, dimentica comodo di includere i servizi, che rendono la bilancia favorevole agli Stati Uniti".
Italo Bocchino risponde per le rime: "Prima di preoccuparci, bisogna leggere l’accordo. Si poteva presumere che il punto di caduta sarebbe stato quello del 15% visto come si erano messe le cose. I dazi si scaricheranno sui consumatori americani e poi vedere con il tempo cosa accadrà. Di certo ci sarà un aumento dell’inflazione negli Stati Uniti. Confindustria è preoccupata che i nostri prodotti immessi sul mercato americano possano essere meno competitivi dato il loro costo con i dazi, ma i prodotti italiani sono di qualità: difficile che gli americani vi rinuncino". Su Trump: "Ha fatto una fesseria: i dazi appartengono al passato, ma li ha usati per riequilibrare i rapporti commerciali. Ora tocca all’Europa. Capisco l’imprenditore, ma prima di fasciarci la testa vediamo i fatti. I dazi non li pagheremo noi".
Bocchino e Fittipaldi, guarda qui il video di In Onda su La7