Venezia: l'Italia di Ferrario chiama e quella di Salvatores risponde (3)
(Adnkronos) - Per il suo film, il cui titolo definisce il rosseggiante crogiolo di un'acciaieria, Ferrario sceglie il termine "struggente" e spiega: "Non volevo fare dell'ironia, che sarebbe stata facile nel vedere come è stata devastata l'Italia dall'industrializzazione, mi ha più colpito, anche pensando alla mia gioventu', quando avevo 20 anni io, quel senso di sicurezza che ti dava la tecnologia, il progresso, lo sviluppo, cioè che il mondo sarebbe stato meglio perchè c'era la tecnologia, l'industria, la produzione. Si andava nello Spazio!, negli anni Sessanta e Settanta e non era un problema di destra o di sinistra perchè tutti volevano andarci e tutti volevano produrre". "C'era l'idea che l'industria ci avrebbe aiutato, vista adesso questa caso è terrificante, però è anche facile dargli addosso a questa idea. Era molto più interessante per me, invece, ricostruire l'entusiasmo, provare a raccontare oggi come mai siamo arrivati qua. E' stato un grande passaggio, un grande progresso, ma il progresso ha avuto un prezzo", prosegue Ferrario. (segue)