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Venezia: Ethan Hawke, in 'Good Kill' uccido talebani e poi prendo bimbi a scuola

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Venezia, 5 set. (Adnkronos/Cinematografo.it) - "Il momento della decompressione dopo la guerra è sempre stato un problema per il reintegro dei soldati. Magari passava un anno da quando avevano combattuto e poi tornavano a casa. Il mio personaggio uccide i talebani e dopo un'ora va a prendere i bambini a scuola: si crea un cortocircuito nella sua mente. E' un uomo che sta perdendo la strada". Ethan Hawke è il maggiore Tom Egan, pilota dell'Aeronautica US che da qualche tempo non vola più: no, Tom Egan "guida" aeromobili a pilotaggio remoto, meglio conosciuti come droni. Da una cabina di un avamposto militare sperduto nel deserto del Nevada, a qualche chilometro da Las Vegas. E da lì, premendo qualche pulsante, contribuisce al programma antiterrorismo portato avanti dal governo americano. Una "comodità" ben accolta dalla moglie e dai figli di Tom, che in questo modo non rischia la pelle ed è sempre di ritorno a casa, ma che per l'uomo inizia a rappresentare un problema. E' 'Good Kill', nuovo film di Andrew Niccol che oggi chiude il concorso di Venezia71. Primo racconto cinematografico dichiaratamente incentrato sull'utilizzo di droni, il film - come dichiara il regista stesso - "non vuole schierarsi, ma vuole provare a mostrare la natura schizofrenica di questo nuovo tipo di guerra, in cui il soldato fa la guerra per dodici ore, seduto su una poltrona, e poi torna a casa dalla moglie e dai figli per altre dodici ore". (segue)

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