Mostra Venezia: il Lido palcoscenico anche per i mestieri del cinema (2)
(Adnkronos/Labitalia) - Nel cinema ci sono anche i direttori della fotografia. Un colore, un fermo immagine giusto, a volte possono raccontare una storia meglio di tante parole. Nell'illuminare al meglio una scena si puo' raccontare con le immagini quello che e' il senso e il messaggio di un film. Una professione affascinante, quella dei direttori della fotografia, ma che nelle produzioni italiane non e' certo facile esercitare. Prima di arrivare a far parte dei cast di film e fiction e' necessaria infatti una lunga 'gavetta', come testimoniano alcuni dei piu' importanti professionisti del mondo cinematografico italiano del momento. Voci fuori campo, il fruscio del vento, la brezza del mare, il fragore di un terremoto. Sono alcuni esempi dei suoni che si sentono durante la proiezione di un film frutto del lavoro dei rumoristi. Quella del rumorista, come 'artigiano' del suono, e' un'arte che si impara alla vecchia maniera, senza scuole ne' corsi, ma che puo' rappresentare un importante sbocco professionale per i giovani. I rumoristi italiani, ritenuti tra i piu' bravi al mondo al pari dei doppiatori, non hanno pero' ancora un riconoscimento come categoria all'interno del mondo dello spettacolo, pur rappresentando un asse portante del post produzione audio di un film. Tra le caratteristiche che un rumorista deve possedere sicuramente c'e' un gran senso del tempo e del ritmo. Un rumorista utilizza di tutto: ferro, carta, alluminio, palline da tennis, frutta, plastica, legno, polistirolo e tutto cio' cui la fantasia puo' fare appello. Ovviamente, piu' materiali si hanno a disposizione e piu' i rumori vengono ricreati con precisione e tempistica. A fianco del rumorista, c'e' sempre il fonico, che effettua la ripresa sonora e controlla, durante la lavorazione, i livelli di registrazione. Durante la lavorazione in studio di un film, chi ricopre il ruolo di 'creatore di effetti sonori aggiunti' ha, dunque, l'incarico di ricostruire i rumori della scena, per creare, con le musiche e gli effetti speciali, la cosiddetta 'colonna internazionale'.