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Cinema: Groening, 'La moglie del poliziotto' esercizio brechtiano (2)

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(Adnkronos/Cinematografo.it) - Il regista de 'Il grande silenzio' (2004) parla anche della sua Christine: "Si', forse e' in uno stadio psichiatrico di depressione, ma non ricorre al medico, come succede in questi casi, quando sembra non ci sia una via d'uscita dal rapporto con il partner". E, a quanti hanno inteso nel finale la morte della donna e della figlia, Groening ribatte: "C'e' chi ha percepito questo epilogo, altri uno differente: quel che e' affascinante di questa struttura e' che le persone lasciano il cinema con cose diverse nella testa". Il protagonista maschile David Zimmerschied dice di "essere invecchiato di 5 anni nei tre mesi trascorsi sul set: Philip non molla mai, non scende a compromessi, non inganna il pubblico per motivi di tempo o soldi. Ed e' severo, e' stato un lavoro faticoso". Sul lavoro con i bambini, l'attore aggiunge che e' stato "intenso, mi hanno dato molto", mentre il regista parla di "grande sfida, perche' fanno quel che vogliono loro, non puoi chiedere di ripetere delle battute, ma devi creare la situazione per cui possano dirle". Da ultimo, Groening rassicura sull'esposizione dei piccoli alle scene di violenza: "Non erano presenti, nemmeno nella stanza accanto: e' il montaggio a creare l'illusione della loro reazione".

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