Teatro: i tabu' sessuali della 'Governante' al Quirino di Roma

domenica 21 aprile 2013
Teatro: i tabu' sessuali della 'Governante' al Quirino di Roma
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Roma, 17 apr. (Adnkronos) - A sessant'anni dalla sua stesura e a quasi cinquanta dalla prima rappresentazione teatrale, dopo oltre dieci anni di censura, non perde d'attualita' 'La governante', il lavoro di Vitaliano Brancati che affronta il tema spinoso, non solo per l'epoca in cui lo scrisse, dell'omosessualita' femminile, portato sulle scene dallo Stabile 'Verga' di Catania e fino al 28 aprile rappresentato al teatro Quirino di Roma. La regia di Maurizio Scaparro, con le scene e i costumi firmati da Santuzza Cali', vede nei panni dei due protagonisti Pippo Pattavina Giovanna Di Rauso: lui e' un ricco borghese siciliano, vedovo, con casa a Roma e vista sul Cupolone, ferreo ma poco praticante cattolico, impegnato a mostrarsi piu' aperto sui temi della morale rispetto a quello che il suo vero animo gli detterebbe. Lei e' la governante francese, calvinista, presto presa dal padrone di casa a modello di comportamento e di visione 'sana' della vita rispetto alle liberta' che si concedono il figlio e la nuora, l'uno 'sciupafemmine' specie se di umili condizioni, l'altra disponibile alle attenzioni maschili, specie se provenienti da uomini di alto rango sociale o culturale. Con Max Malatesta a interpretare il ruolo di uno scrittore di grido ospite fisso della dimora borghese. Tutto il 'castello di carte' dei ruoli precostituiti sara' destinato a crollare con la scoperta delle relazioni particolari che la governante intrattiene con una domestica, chiamata su suo suggerimento dopo che la precedente, ingiustamente accusata proprio da lei di omosessualita', viene rispedita nel suo paesino d'origine. Due morti, uno per incidente e l'altro per suicidio, trasformeranno nel finale la commedia in dramma. "La cultura conservatrice, ipocrita, conformista dell'epoca e' anche il lato piu' attuale del testo, sorprendentemente ancora oggi - sottolinea il regista Scaparro - fra tabu' sessuali, falsi moralismi, ipocrisie e censure dei poteri ufficiali, di tutti i tempi".