Maldini contestato dagli ultrà
Rovinata la festa d'addio
Alla fine del match con la Roma, ultima di Paolo Maldini a San Siro, mentre il capitano faceva il giro d'onore per salutare il pubblico dopo 24 anni di carriera passati senza mai cambiare maglia, gli ultrà milanisti hanno esposto due striscioni provocatori che nessuno, in un contesto simile, si sarebbe aspettato: "Grazie capitano: sul campo un campione infinito ma hai mancato di rispetto a chi ti ha arricchito", si leggeva in curva sud. E ancora: "Per i tuoi 25 anni di gloriosa carriera sentiti ringraziamenti da chi hai definito mercenari e pezzenti", il tutto condito dall'esposizione di una maglia di Baresi e dal coro "C'è solo un capitano". Le stilettate dei supporter rossoneri sarebbero legate a vecchi screzi registrati in passato tra Maldini e la curva, evidentemente mai digeriti dai tifosi. Che ieri, nonostante la celebrazione di una data storica, hanno scelto di rivangare certe questioni. Secca la replica del giocatore: «Sono molto arrabbiato, come i miei compagni. Dopo tutto quello cheabbiamo dato, fatto e vinto, meritiamo un trattamento diverso.Quest'atteggiamento è iniziato nel derby di ritorno dell'anno scorso.Con un aiuto da parte della nostra curva, non avremmo perso quellapartita. I motivi? Ci sono motivazioni economiche, giochi di potere. Mase sono queste le ragioni per andare allo stadio, non so più che cosapensare. Comunque non è solo la curva a non sostenerci: anche i tifosidegli altri settori se ne stanno zitti. Io credo che quando si canta'Abbiamo il Milan nel cuore', poi bisogna dimostrarlo. Ormai noigiochiamo in trasferta o in campo neutro: mai davvero in casa. Non misembra logico, e la squadra non ci sta più. I fischi a Dida eGilardino? Non li comprendo. I fischi ci sono sempre stati, ma qui sista andando oltre. A San Siro si sentono applausi ironici per Didaquando blocca una palla facile. Ma quello è il portiere della finale diManchester, è un campione d'Europa come Gilardino. San Siro è semprestato magico: adesso stiamo perdendo questa magia».