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Vuole venderglimagliette e trofeiKobe Bryant facausa alla madre

I cimeli le servirebbero per pagarsi la casa in Nevada. Ma i legali della star dei Lakers la diffidano e la vicenda finisce in tribunale

Sebastiano Solano
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  Kobe Bryant fa causa...alla madre. Il Philadelphia Inquirer racconta la vicenda familiare che coinvolge la superstar dei Los Angeles Lakers, attualmente convalescente dopo l'operazione al tendine d'Achille, e la signora Pamela. Secondo il quotidiano, la signora Bryant ha deciso di mettere all'asta divise indossate ai tempi della Lower Merion High School, oltre a trofei e premi che il 34enne ha conquistato quando giocava a livello scolastico. In totale, 42 pezzi, compresi 2 anelli speciali che il Black Mambaha fatto realizzare per i propri genitori dopo il  trionfo con i Lakers nelle finali Nba del 2000. La storia - Mrs Bryant, si legge nell'articolo, avrebbe voluto raccogliere circa 1 milione e mezzo di dollari da utilizzare per l'acquisto di una casa in Nevada. Il progetto, però, è stato stoppato dal figliolo: attraverso i propri legali ha inviato una diffida alla casa d'aste che, a questo punto, si è rivolta ad un giudice per capire a chi appartengano gli oggetti.Il caso, a quanto pare, è il risultato di una situazione comune più o meno a tutte le famiglie del pianeta. Per anni la signora Bryant ha chiesto al figlio cosa avesse intenzione di fare con i cimeli. Circa 7 anni fa, è arrivata la risposta di Vanessa, all'epoca  moglie del campione: "Quella roba non ci interessa". Mamma Bryant ha cominciato a impacchettare tutto e ha sistemato gli scatoloni in un magazzino da 1500 dollari al mese.  La vicenda in tribunale - Ora l'iniziativa commerciale ha riportato le memorabilia sotto la luce dei riflettori, con la diffida dei legali di Briant: "Oggetti personali di proprietà del signor Bryant sono finiti in possesso di qualcuno che non è il proprietario legale a pieno titolo", è stata la posizione espressa dallo studio Loeb & Loeb. "Puntiamo a risolvere la questione attraverso il sistema legale. Non ci saranno altri commenti", hanno concluso. La signora Bryant è contattata dalla casa d'aste in Thailandia, dove il papà di Kobe lavora come allenatore. La donna, convinta di essere la proprietaria degli oggetti, sembra intenzionata a procedere con la vendita. Il prossimo episodio è in programma il 20 maggio, quando la vicenda approderà in tribunale.  

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