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Juventus sotto inchiesta: "Spot ingannevole, non ha 36 scudetti"

Davide Locano
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La corsa scudetto tra Juventus e Napoli non finisce mai, nonostante il verdetto sul campo. Anzi, ora la partita si gioca nelle aule di giustizia. E nemmeno quella sportiva, già finita nel ridicolo per l'inchiesta annunciata – e poi smentita dal procuratore Figc, il campano Giuseppe Pecoraro – sul saluto amichevole a fine partita tra l'allenatore bianconero Allegri e Tagliavento, quarto uomo del match con l'Inter. Ora è la giustizia penale napoletana a scendere in campo contro la Vecchia Signora. Mentre i colleghi della direzione distrettuale antimafia indagano sui rapporti impropri tra alcuni giocatori azzurri (tra cui Pepe Reina) ed esponenti della malavita, infatti, il pm Danilo De Simone del pool «reati da stadio» si mette sulle piste della Juve. L'accusa è di aver rubato lo scudetto al Napoli di Sarri? No. Di aver influenzato il campionato? Nemmeno. Il club bianconero è accusato di pubblicità ingannevole per aver esposto il numero 36 in riferimento agli scudetti vinti sul proprio sito e sulla struttura dello Stadium. Una mossa che sconfinerebbe addirittura nell'aggiotaggio, visto che si parla di una società quotata in Borsa. Leggi anche: Juve, la vergogna di Marotta: lo scudetto? Lo festeggia così È noto, il club della famiglia Agnelli non ha mai accettato la revoca dei titoli 2004/05 e 2005/06. E la Federcalcio in questi anni ha chiuso entrambi gli occhi, anche a causa della richiesta di risarcimento del club per la retrocessione in B in seguito a Calciopoli. Il dibattito sui numeri ormai è argomento solo per discussioni da bar, riaccese a intervalli regolari negli ultimi sette anni dai trionfi di Conte prima e Allegri poi. L'ultimo capitolo era arrivato solo una settimana fa, quando in piena festa per il settimo titolo di fila l'ex radiocronista di Tutto il calcio, Riccardo Cucchi, aveva ricordato al difensore Giorgio Chiellini che «gli scudetti sono 34». C'è chi non si è fermato lì, e cioè l'avvocato Angelo Pisani - l'avvocato di Diego Maradona contro Equitalia - che ha presentato un esposto. Per atto dovuto, è stato aperto un fascicolo conoscitivo e Pisani ha esultato con la speranza «che vinca la giustizia e il rispetto delle regole». La partita, però, rischia di giocarsi in trasferta, e cioè per competenza territoriale a Torino, dove ha sede la Juve. Dove forse la storia si chiuderà in fretta, non per motivi di tifo ma per evitare altre figuracce al sistema giudiziario. di Francesco Perugini

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