Milan, la rivoluzione firmata Elliott: Paolo Scaroni sarà il nuovo presidente
Un altro passo in avanti verso il Milan americano verrà fatto oggi con l'uscita dei membri cinesi dal cda e il cambio al vertice del Diavolo. A sedersi sulla poltrona di presidente che è stata di Yonghong Li non sarà però Gordon Singer, il figlio del magnate del fondo Elliott Paul, bensì in pole position adesso c'è Paolo Scaroni. L'ex a.d. di Enel ed Eni, molto legato a Silvio Berlusconi, era stato nominato consigliere come uomo di fiducia di Elliott (il manager fu presidente del Vicenza tra il '97 e il '99). Singer jr, però, potrebbe avere un ruolo ben più importante: quello di restituire al Milan l'Europa League revocata dall'Uefa. Per questo, il finanziere potrebbe presentarsi al Tas il 19 luglio per presentare i piani «a lungo termine» per il club. L'obiettivo di Elliott, infatti, è quello di riportare il Milan in alto per valorizzare la società, e il ritorno in Europa è un passaggio decisivo. Il fondo è pronto a investire subito 50 milioni di aumento di capitale - anticipato in un comunicato (contestato ieri dallo staff di Rocco Commisso: «Qualcuno ci crede?») - che potrebbero arrivare fino a 150. Non appena il Diavolo avrà raggiunto un valore davvero conveniente, da 600 milioni in su, Elliott aprirà l'asta per rivenderlo. Leggi anche: Milan, Elliott mette 150 milioni per riprendersi l'Europa Intanto, si ragionerà sui cambi al timone. Ieri Marco Fassone è stato a Londra per discutere del futuro: il suo nome resta in bilico, con Umberto Gandini possibile sostituto. Sono Cristiano Giuntoli e l'ex Leonardo i candidati al posto da ds di Massimiliano Mirabelli, il cui destino sembra segnato. Solo Rino Gattuso è sicuro di rimanere in panchina. Il vero volto nuovo potrebbe così essere quello di Riccardo Silva. L'ex imprenditore dei diritti tv è pronto a entrare nel capitale azionario (dal 5% a salire) grazie ai rapporti con i Singer. Il suo ingresso potrebbe agevolare il ritorno di Paolo Maldini, suo socio nel Miami Fc, figura ideale per rilanciare l'immagine del Diavolo. di Francesco Perugini