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Milan, Gennaro Gattuso ai titoli di coda: partitaccia e 0-0 col Frosinone

Davide Locano
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Ufficiale: Gennaro Gattuso ai titoli di coda. Il suo Milan si ferma anche nella trasferta del 26 dicembre sul campo del Frosinone, la partita delle 12.30 finisce con un mesto zero a zero. Nessun gol e ancor meno idee. Squadra imbolsita e ora ufficialmente allo sbando. Lunghi minuti di gioco sterile, di passaggi inutili, di reparti lontani anni luce l'uno dall'altro. E in tutto ciò, Gonzalo Higuain continua a non segnare: la sua crisi si fa preoccupante. Un disastro, per il Milan, che avrebbe anche potuto perdere se non fosse stato "graziato" dal Var, che ha annullato l'unica rete del match, messa a segno al 39esimo del primo tempo da Ciano. Rete annullata, però, per un fallo a centrocampo di Maiello su Calhanoglu. Insomma, ai rossoneri poteva anche andare peggio, anche perché di fatto il migliore in campo è stato il portiere, Gianluigi Donnarumma. Insomma, un disastro completo: si ricorda che con questo punticino, il Frosinone, sale a 10 punti, restando penultimo e sostanzialmente già spacciato in fondo alla classifica. Leggi anche: Maldini-Leonardo, lo strano gesto a Milanello Si diceva che Gattuso aveva una sola possibilità per salvarsi: fare sei punti in due partite, quella di oggi e la prossima in casa contro la Spal. Obiettivo miseramente fallito già al primo colpo. Il Milan ora, con una partita in più, si trova quinto in classifica: nelle prossime ore potrebbe essere raggiunto o superato anche da altre tre squadre. Morale della favola? Gattuso potrebbe non arrivare neppure alla partita con la Spal: il suo destino pare (giustamente) segnato. Certo la sfortuna, ma il gioco non esiste e la capacità di reagire sta a zero. E il fatto di non far giocare Riccardo Montolivo neppure quando a disposizione si ha zero centrocampisti (eccezion fatta per Montolivo, appunto) non sembra una grande scelta. La notizia dell'esonero dunque potrebbe arrivare già nelle prossime ore. E poi? Tre i nomi in lizza per il futuro del Milan. Il più quotato è quello di Arsene Wenger, l'ex manager dell'Arsenal che sarebbe alla sua prima esperienza in Serie A. Un nome, quello di Wenger, che darebbe respiro internazionale al club. Poi vi è la seconda pista, assai indigesta ai tifosi, che è quella che porta a Francesco Guidolin: un nome non di primo piano, ma è molto legato al presidente Paolo Scaroni. Infine l'ultima strada, che porta niente meno che ad Antonio Conte, l'ex juventino poco amato dai tifosi ma che sarebbe per certo il nome più forte per provare a ricostruire. Difficilissimo, però, arrivarci: non avrebbe intenzione di prendere una squadra a gennaio e, soprattutto, non avrebbe intenzione di allenare un Milan qualsiasi quando i migliori club del mondo farebbero carte false per averlo.

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