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Psg, la denuncia della mamma di Rabiot: "Mio figlio è un ostaggio"

Gino Coala
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Se pensate che Wanda Nara abbia sconquassato il calcio italiano, non conoscete Veronique Rabiot. La mamma di Adrien ha manovrato la carriera del figlio (che ha 23 anni) facendolo finire fuori squadra nel Psg, prima per il no al rinnovo del contratto - andrà al Barcellona - e poi per le foto del giocatore in discoteca mentre i compagni venivano eliminati dalla Champions. Il suo destino sarà deciso il 27 marzo, ma la signora agita ancora le acque: «Mio figlio è un prigioniero al Psg, un ostaggio», l' attacco di Veronique. «Il club non lo vuole più, ma controlla la sua vita privata. Probabilmente lo vogliono in pigiama e a letto già alle nove di sera». Classe 1995, il ragazzo vive con la mamma e il fratello minore: i tre sono legatissimi, anche a causa della lunga malattia neurologica del padre (scomparso a gennaio). Dopo un salto al Manchester City, Adrien arriva al Psg a 15 anni e diventa l' incubo del club. Nel 2012 si rifiuta di andare in Qatar dato che la società non permette alla mamma di accompagnarlo. Nel 2014 rifiuta il prolungamento di contratto ed è vicinissimo alla Roma, ma la mamma-agente è in vacanza e non risponde al telefono così l' affare salta. Il ragazzo viene retrocesso nelle giovanili, ma Veronique aspetta l' allenatore Laurent Blanc nel parcheggio del centro sportivo per sistemare le cose. Arriva così la firma fino al 2019, cioè fino alla puntata odierna. di Francesco Perugini

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