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Cristiano Ronaldo, la decisione drastica della Juventus: perché i bianconeri non possono andare negli Usa

Gino Coala
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Cristiano Ronaldo non può mettere piede negli Stati Uniti, e con lui tutta la Juve. I bianconeri hanno confermato la partecipazione alla prossima edizione della International Champions Cup, torneo che vede impegnate le migliori squadre al mondo nella pausa estiva - tra cui anche Inter e Milan - ma contrariamente da quanto accade da due anni, non farà la propria tournée negli USA, bensì in Asia. Tutto ciò a causa delle accuse di stupro lanciate dalla modella americana Kathryn Mayorga, 35 anni, a inizio ottobre, nei confronti del campione portoghese, e che risalgono ad un fatto accaduto nel 2009. Il New York Tinmes lo ha annunciato ieri nella sua edizione online: «Gli organizzatori del torneo estivo di alto profilo, per le più grandi squadre di club del calcio mondiale, hanno deciso di tenere la Juventus e Cristiano Ronaldo lontane dagli Stati Uniti quest' anno (nel corso dell' estate), per eliminare totalmente il rischio che la star portoghese possa essere detenuta dalle autorità come parte dell' indagine sugli stupri a Las Vegas. Mentre la maggior parte delle partite del torneo, si svolgerà negli Stati Uniti, come al solito, la Juventus farà parte della versione asiatica dell' evento. Il club bianconero giocherà - molto probabilmente tra Cina e Singapore - contro alcune squadre della Premier League, tra cui Tottenham e Manchester United». RISCHIO USA Una scelta quella della Juve che dimostra l' importanza che Ronaldo ha assunto da quando è arrivato a Torino: in pochi mesi è diventato l' immagine della competività del club bianconero nel mondo. Senza contare che la società della famiglia Agnelli ha tutto l' interesse ad allargare il suo bacino di tifosi in Asia, continente dove l' Inter primeggia, grazie ad una mirata politica di marketing oltre per la presidenza cinese di Steven Zhang dal 2018. Come prevedibile la Juventus non ha voluto correre rischi e ha preferito tutelare il campione portoghese che si trova in una situazione difficile. Il 10 gennaio 2019 le autorità del Nevada, dopo aver riaperto le indagini nei suoi confronti, hanno emesso una rogatoria, già arrivata al Ministero della Giustizia italiano, in cui chiedono al 35enne di sottoporsi al prelievo del Dna. La difesa di Ronaldo si è opposta e ha continuato a portare avanti la tesi che il rapporto sessuale non sia stato obbligato ma consensuale. In Italia non dovrebbe correre pericoli CR7, ma una volta arrivato negli USA non potrebbe più scappare dalla giustizia, come spiega il New York Times: «Ronaldo è alla sua prima stagione in Serie A dopo che la Juventus ha pagato più di 114 milioni di dollari per acquistarlo dal Real Madrid nello scorso luglio. Solo pochi mesi dopo il suo trasferimento, il dipartimento di polizia di Las Vegas ha annunciato di aver riaperto un' indagine sulle accuse fatte da una donna americana, Kathryn Mayorga, all' indirizzo di Ronaldo, in cui dichiarava di essere stata violentata in una camera d' albergo di Las Vegas nel 2009 e che Ronaldo in seguito le avrebbe pagato 375.000 dollari per comprarne il silenzio». CONTRO L'AJAX CR7 C'È Se dall' America arrivano notizie negative per la Juve, sul fronte europeo può sorridere. La commissione disciplinare Uefa infatti, incaricata di decidere sul "gestaccio" mostrato da CR7 ai tifosi avversari alla fine di Juve-Atletico (12 marzo), è stato sanzionato con una multa di 20 mila euro, come successo per Simone, autore dello stesso gesto nella sfida d' andata (20 febbraio). La Juve che temeva la squalifica, può tirare un sospiro di sollievo: ai quarti di finale di Champions contro l' Ajax (10 aprile), potrà affidarsi al suo uomo migliore. Senza contare che da ieri Khedira ha ripreso l' attività sportiva, e il suo ritorno può essere fondamentale in vista dei prossimi impegni, in campionato e in Europa. di Mariachiara Rossi

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