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Milan, addio a Patrick Cutrone: sacrificata l'unica bandiera

Davide Locano
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Dodici anni con la stessa maglia cucita addosso non si dimenticano. Dodici anni passati a lottare, sgomitare, sudare in campo come un guerriero in nome della squadra che tifi fin da bambino, in nome del Milan, non si dimenticano. Possiamo solo immaginare, e forse non ci andiamo nemmeno vicino, cosa stia provando in questi momenti Patrick Cutrone, 21 anni, che dopo aver dato tutto e ancora di più per la causa rossonera ha dovuto accettare l' idea di non rientrare più nel progetto di Giampaolo, fare le valigie, prendere il primo aereo per Malpensa e iniziare una nuova avventura all' estero al Wolverhampton in Premier League. Rabbia, delusione, rancore? La sua espressione ieri all' arrivo in Italia cercava di simulare, di non far trasparire il groviglio di sentimenti che lo mangiavano dall' interno, ma gli occhi lucidi hanno parlato per lui (non ha rilasciato dichiarazioni): sguardo basso e giusto un po' di amarezza per quello che poteva essere e non è stato. FINE DEL ROMANTICISMO È il caso di avvisare tutti i tifosi milanisti: scordatevi il Milan delle bandiere, scordatevi il Milan di chi piange per la rabbia di essere uscito dall' Europa League, scordatevi il Milan di chi con le lacrime agli occhi fa fatica a parlare dopo una sconfitta. Scordatevi gente come Cutrone insomma, scordatevi un Milan romantico. La nuova dirigenza, entro il 30 giugno 2021, dovrà riappianare il bilancio per rientrare nei parametri (al massimo 30 milioni di deficit) - al momento è in passivo di 109 e l' accordo con l' Uefa le è costato l' estromissiome dall' Europa League - motivo per cui sta mettendo in atto una strategia di bilanciamento e cioè «ad ogni acquisto corrisponde una cessione». E poco importa se a essere sacrificato sia chi fino a poco tempo fa era considerato l' erede di Inzaghi per impegno e attaccamento alla maglia. La cessione di Cutrone rientra in questa nuova filosofia. Considerando la difficoltà di piazzare Silva (23) sul mercato, dopo l' affare saltato con il Monaco, Cutrone era l' uomo giusto al momento giusto da vendere e in grado di generare una proficua plusvalenza di 18 milioni (si arriva a 23/24 milioni con i bonus). Tra i giocatori in uscita c' è anche Suso (25), obiettivo della Roma, valutato 35 milioni dai rossoneri (i giallorossi hanno offerto Fazio più cash). Soldi che verranno investiti per due attaccanti, Correa (24) dell' Atletico e Leao (20) del Lille, e un difensore, Duarte (23) del Flamengo. È sfortunato il neo acquisto Hernandez, gli esami hanno evidenziato una lesione alla caviglia destra. Il terzino verrà sottoposto ad altri accertamenti tra due settimane. Ma se le questioni di cuore nel calcio di oggi non sono più prioritarie, quelle finanziarie meritano importanza a prescindere. LOTTATORE Motivo per cui sono in molti coloro che si interrogano se i 18 milioni che il Milan incasserebbe dalla cessione di Cutrone non siano un po' pochini. Stiamo comunque parlando di uno che a soli 21 anni ha già segnato 27 gol in 90 presenze - Pinamonti è stato venduto per la stessa cifra al Genoa dopo aver dimostrato molto meno - e che ogni qual volta è stato chiamato in causa ha sempre mostrato personalità da big (il 27 dicembre 2017 ha segnato il gol decisivo nell' ultimo derby vinto dal Milan). Come sempre sarà il campo a parlare per Cutrone, lui che è abituato a lottare, sgomitare, sudare. Questa volta però lo farà in Premier, al Wolverhampton, e lo farà, presumiamo noi, con un occhio puntato al club di origine, i cui colori gli scorreranno sempre nelle vene. di Mariachiara Rossi

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