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Atalanta, la pillola statistica: segna sempre negli ultimi venti minuti, "magata"-Gasperini

Davide Locano
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Per trovare una sfida tra Roma e Atalanta terminata a reti inviolate, bisogna riavvolgere il nastro al 30 settembre 1984. Quello di mercoledì all' Olimpico sembrava poter essere un confronto da 0-0, dato che per oltre 60 minuti i giallorossi con la loro disposizione a specchio erano riusciti a frenare la ben oliata macchina orobica. Ma Fonseca non aveva fatto i conti con una spiccata caratteristica dell' Atalanta, quella di cambiare marcia proprio quando le partite sembrano avviate alla conclusione. E infatti non appena la Roma è calata, la Dea è stata spietata con l' uno-due firmato Zapata e de Roon. La banda di Gasperini ha segnato gli ultimi cinque gol dopo il 70', in totale sono già sette su undici stagionali. Una statistica del genere non può essere un caso, ma restituisce delle indicazioni molto precise: l' Atalanta ha alcune grandi individualità che le consentono di trovare la via della rete in qualsiasi situazione di tempo e risultato, ma soprattutto ha totale fiducia nel proprio gioco e una struttura fisica che spesso è decisiva per mettere sotto le altre squadre, quando queste iniziano ad avere meno energie. All' Olimpico grande protagonista è stato il solito Duvan Zapata, che da subentrato ha avuto bisogno di appena 10 minuti per lasciare il segno. Quest' anno è già a quota 4 gol e 1 assist in 381', ciò vuol dire che ha inciso nel 45% delle reti nerazzurre. Numeri da attaccante d' élite, che a 28 anni ha trovato la sua dimensione ideale. E pensare che l' anno scorso l' avventura con l' Atalanta era iniziata in salita per Zapata, rimasto a secco nelle prime dieci giornate. Le successive ventisette sono poi state un clamoroso successo, dato che il colombiato ha segnato 23 reti che hanno permesso agli orobici di conquistare una storica prima qualificazione in Champions League. Adesso la classifica inizia a sorridere agli uomini di Gasperini, terzi con 10 punti alle spalle di Inter e Juventus che, approfittando del rocambolesco passo falso del Napoli contro il Cagliari, hanno già dato il la a un primo tentativo di fuga. L' Atalanta è però l' unica squadra ad aver vinto tre partite in trasferta e ciò aumenta il rammarico per i due passi falsi in "casa" (si giocava al Tardini di Parma), soprattutto per il 2-3 contro il Torino. In una serie A in cui la Roma ha tanto talento ma è ancora un "lavori in corso", mentre la Lazio, il Milan e il Torino non sembrano riuscire a fare il tanto agognato salto di qualità, l' Atalanta ha dalla sua molte certezze che le consentono di candidarsi nuovamente a un ruolo da protagonista nella lotta per la Champions. di Gabriele Galluccio

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